Nove compagnie in scena, sette in concorso, quasi 80 abbonamenti, una media pubblico altissima che si stima intorno alle 2.000 presenze totali. Alcuni numeri di Dialettiamoci 2011. I numeri sono aridi, le risate e gli applausi che hanno accompagnato le commedie succedutesi sul palcoscenico, invece, sono stati reali, caldi, fragorosi, autentici. Dialettiamoci va in archivio con la serata di sabato 17, alle 21.15, al teatro di Caldarola, con questi sentimenti. Qualcuno vincerà, ma un vincitore c’è già: il pubblico che ha decretato l’ennesima ottima riuscita di questa manifestazione che vuole privilegiare la lingua dialettale e tutti i suoi gioielli. L’appuntamento finale, dunque, è per sabato 17, alle ore 21.15, quando il festival emetterà i suoi verdetti. I premi saranno numerosi e l’attesa è già molto forte; ma neppure lo spettacolo mancherà; alcuni monologhi in dialetto saranno recitati da Adriano Marchi e da Giuseppe Gesuelli, mentre un concerto attinente al folclore e alle tradizioni sarà presentato da diversi organettisti coordinati dal prof. Vincenzo Pasquali. “L’organittu e gli organetti” sarà il tema della serata per testimoniare dell’eccezionale sviluppo musicale di questo strumento che nasce per accompagnare i canti ed i balli popolari. Dopodiché andrà in archivio anche la seconda edizione di Dialettiamoci, in attesa che la terza prenda corpo. Condurrà la serata il giornalista Andrea Verdolini. Saranno presenti in massa i componenti delle compagnie teatrali, i rappresentanti istituzionali, presidenti e sindaci e i titolari delle aziende che hanno sponsorizzato il Festival. “La seconda edizione di Dialettiamoci è stata splendida – dichiara Emanuele Tondi, vice sindaco di Camporotondo di Fiastrone – e siamo già pronti per ripartire col medesimo slancio per la terza edizione. La gente si è divertita ed abbiamo fatto sempre pieno. Sono convinto che i dati ed i numeri commentino da soli la bontà della manifestazione”. Sulla stessa lunghezza d’onda Giampiero Feliciotti, presidente della Comunità Montana dei Monti Azzurri: ”Siamo orgogliosi di questo festival che rende servizio alle nostre tradizioni e fa divertire il pubblico alimentando un’atmosfera gioiosa, familiare e, al tempo stesso, evocativa. Il dialetto è vivo, non è un ricordo. Le commedie presentate lo hanno dimostrato ampiamente”. Come per ogni spettacolo, si potranno acquistare i biglietti, al costo di 5 €, al botteghino del teatro aperto a partire dalle ore 19:00 di sabato.
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