Ladri alla Sabry di Montefano
Rubate maglie e computer portatili

L'ingresso del maglificio Sabry

di Alessandra Pierini

Ancora un furto nel Maceratese. Questa volta è stato preso di mira l’azienda Sabry di Montefano,  maglificio  altamente specializzato nel settore tessile che opera per marchi importanti del panorama nazionale di proprietà di Antonietta, Sabrina e Nello Storani.
Questa notte, un gruppo di malviventi, almeno cinque da quanto si riesce a vedere dalle registrazioni del sistema di telecamere interno, si è intrufolato all’interno dello stabilimento di via Enrico Mattei attraverso un efficace stratagemma. Poco dopo le 3 i ladri hanno infatti smontato con un piede di porco una lastra di quelle che compongono una grande vetrata che si trova proprio di fianco all’ingresso, facendo così scattare l’allarme. Hanno quindi atteso l’arrivo degli uomini della vigilanza notturna che hanno controllato l’azienda, senza accorgersi della mancanza del vetro per poi andarsene. A questo punto, i malviventi sono rientrati, hanno rotto i sensori di movimento per essere così liberi di agire indisturbati. In un paio d’ore hanno messo a soqquadro gli uffici, hanno aperto probabilmente con un piccone la cassaforte e hanno prelevato un numero di maglie non ancora quantificato dallo spaccio aziendale. Con  le chiavi di riserva contenute nella cassaforte, hanno aperto un furgone aziendale, hanno caricato maglie e computer portatili, lasciando fortunatamente capi di produzione e campionari che permetteranno all’azienda di continuare a lavorare per gli ordini già iniziati. Hanno poi tentato di portar via anche una Citroen C3 aziendale ma in questo caso non sono riusciti perchè avevano già tagliato dei fili elettrici che controllavano anche il cancello di uscita di una parte dello stabilimento. A questo punto si sono allontanati.

I primi ad accorgersi del furto e a dare l’allarme sono stati i dipendenti del primo turno alle 6 di questa mattina quando, non riuscendo ad aprire il cancello, hanno notato le luci accese all’interno degli uffici e hanno avvisato prima la proprietà e poi i Carabinieri che stanno indagando per scoprire i responsabili del reato.