«Sui casi relativi alla Listeria Mitocytogenes arrivano notizie piuttosto allarmanti sulla regione Marche. Nel rispondere a una mia interrogazione il ministero della Salute ha confermato che la contaminazione c’è stata. Ed essendo la listeriosi di lenta incubazione, non è escluso che in futuro possano verificarsi nuovi ricoveri». Non cessa l’allarme per la Listeriosi nelle Marche. A riaccendere la spia rossa è la deputata fabrianese del M5S Patrizia Terzoni. «Come è noto, nell’ultimo biennio nella nostra regione si sono registrati ben 24 casi di questa tossinfezione e sette decessi. Dai primi controlli effettuati dai dipartimenti di prevenzione dell’Asur locale è stata rintracciata la contaminazione in diversi campioni di coppa di testa prodotti dal Salumificio Monsano. Così due mesi fa abbiamo chiesto al Ministero di prendere in mano la situazione e di effettuare ulteriori verifiche, che hanno purtroppo confermato i nostri timori. La contaminazione non era una bufala, ma un fenomeno nemmeno troppo circoscritto».
«In base al rapporto dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo – continua Terzoni – il 30% dei campioni ambientali della azienda agroalimentare in questione risulta contaminato, e si sta quindi provvedendo alla tipizzazione dei ceppi. Inoltre, i campioni di coppa di testa sono risultati tutti contaminati. Si sta procedendo dunque a un’ulteriore verifica sull’origine e la qualità delle materie prime. Dal canto nostro, apprendiamo con soddisfazione che il ministero abbia imbastito numerosi tavoli tecnici per risolvere il problema. Però chiediamo ulteriori sforzi soprattutto sulla tracciabilità dei prodotti. Non si può attendere oltre. Oltre alla salute dei cittadini, c’è in gioco anche un segmento importante dell’economia marchigiana».
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