di Marco Cencioni
Ancora nudisti a Porto Potenza, stavolta scatta la denuncia. Dopo le multe comminate dai carabinieri della compagnia di Civitanova poco meno di una settimana fa ad alcuni turisti (leggi l’articolo) sei persone sono state denunciate questa mattina perchè colte senza veli sul solito tratto di spiaggia libera, tra Porto Recanati e Porto Potenza. Sono tutti uomini, di età compresa tra i 50 e gli 80 anni, provienienti da diverse zone del maceratese e dell’anconetano. I carabinieri di Porto Potenza, che hanno agito in collaborazione con la polizia municipale di Potenza Picena, li hanno sorpresi nel corso dei controlli che abitualmente vengono svolti sulle spiagge. Alcuni prendevano il sole, altri facevano il bagno ma tutti, però, senza costume. Diverse le segnalazioni e le lamentele arrivate ai militari sin dalle prime ore dalla mattinata. A poco meno di 50 metri dal punto in cui si trovavano i sei uomini, infatti, c’erano famiglie con bambini che volevano trascorrere in maniera più tranquilla la domenica al mare su quel tratto di spiaggia pubblica che, a quanto pare, attira in maniera irresistibile chi ama mostrarsi come mamma l’ha fatto. Gli uomini sono stati identificati e invitati a rivestirsi. Stavolta non è stata applicata l’ordinanza comunale che vieta il nudismo in spiaggia e prevede una contravvenzione di 166 euro. Diversamente dallo scorso episodio la presenza di altri bagnanti, di famiglie con bambini a pochi metri dai sei individui, ha fatto scattare la denuncia per atti contrari alla pubblica decenza.
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sai che spettacolo!!!!!
Perché non vanno nel deserto del Sahara….
Grazie Andrea Natali, non sapevo che i nudisti fossero dei pervertiti, approfondirò, in compenso vedo tutte le sere sulla nazionale tanti buoni padri di famiglia.
Bella Marta…sempre sagace!!!
Ci sono sempre stati i nudisti su quel tratto di mare! Se da fastidio semplicemente andate al mare un pò più giù! Ognuno la sua libertà
Oltre a multare i nudisti( per quanto sarebbe ora di aumentare le spiagge in cui praticare il nudismo e mettere da parte un po’ di ipocrisia e bigottismo) multerei chi scrive (male per giunta) offese, violenze gratuite ed espressioni di pessimo gusto. I bambini vanno tenuti lontani da questo più che da un nudo.
Ma non penso tanto che il problema siano i nudisti io penso l’età, infatti a ottant’anni fare il nudista sa tanto di pervertito e fa pure un po schifo! Come tutti questi anziani che vanno con le rom di venti anni e poi si lamentano che li derubino…
Scusate….ma stiamo su scherzi a parte??? Chi non rispetta la Legge non può pretendere. .. rispetto!
Si pensi anche alla prostituzione esercitata per strada.
Con sette milioni di praticanti, il nudismo è ormai una tradizione consolidata in Germania. Per chi vive per un certo tempo in Germania, vedere corpi nudi in sauna o su determinate spiagge e rive lacustri non appare una novità. Tuttavia, incontrare persone nude in un parco può essere fonte di sorpresa per il turista straniero. In Germania il nudismo è conosciuto da varie generazioni con la sigla FKK, che sta per Freikörperkultur (che significa letteralmente “cultura del corpo libero”). I nuovi aspetti di questa cultura sono popolarmente chiamati Nacktivitäten (una sorta di crasi fra nackt = nudo e Aktivitäten = attività) e sono praticati da nudisti che si riuniscono in diverse aree del Paese per camminare o per fare giri in bicicletta, in canoa o a cavallo, ovviamente sempre nudi.
Il sito http://www.nacktwandern.de (“fare escursioni nudi”) è uno dei principali rappresentanti di questa novità. Sul sito il gruppo si descrive come «un gruppo sempre crescente di persone interessate alla natura, che da alcuni anni si incontrano regolarmente per fare escursioni in nudità». I percorsi sono per lo più fra i 15 e i 20 chilometri e vengono programmate anche uscite della durata di più giornate.
Per il portavoce del gruppo, Horst Kehm, rinunciare all’uso dei vestiti regala agli escursionisti una percezione molto più intensa dei raggi solari e del vento. Secondo lui, anche a una temperatura di 15°C è possibile camminare senz’altro addosso che un paio di scarpe e uno zaino. Kehm ammette che, spesso, l’incontro con escursionisti vestiti suscita sorpresa in questi ultimi. «Le persone che incontriamo normalmente, però, apprezzano la natura e amano camminare all’aria aperta, per cui sono in grado di comprendere le nostre ragioni».