
La regina Fabiola e re Baldovino
Della visita segreta dei reali del Belgio Baldovino e Fabiola (30 gennaio 1990) ne parlò per la prima volta Cronache Maceratesi. Da quella notizia ne è nato un libro con riflessi europei, particolarmente in Belgio e Paesi Bassi: “Loreto, all’alba il Gran Re bussò alla porta della Santa Casa” in libreria in questi giorni (Ilari editore), a cura di Maurizio Verdenelli e Gabriele Censi. L’abdicante Baldovino e la regina Fabiola in abiti nuziali rinnovarono i loro voti alla Vergine Nera e stettero a mensa con i frati.
La storia risale all’alba del 30 gennaio 1990 quando la Mercedes dei reali, lasciata nella notte Bruxelles, raggiunse Loreto. Erano i giorni in cui il Parlamento belga stava varando la legge sull’aborto. E per la celebre coppia, senza figli, si era aperto un problema di coscienza che il cattolicissimo Baldovino aveva risolto abdicando temporaneamente e segretamente per 5 giorni. E sistemate in bagagliaio i propri abiti da sposi, i coniugi reali viaggiarono tutta la notte con destinazione Santa Casa a Loreto.

Fra’ Stanislao
Ad aprir loro il rettore fra’ Stanislao Santachiara da San Severino, con natali argentini. Baldovino e Fabiola gli chiesero un inginocchiatoio, pregarono per ore all’interno della Santa Casa, stettero poi a mensa con i frati e ripresero poi la strada per Bruxelles.
Su questa piccola grande storia di fede, d’amore e di politica (correct) scese a lungo il silenzio. Rotto dalle rivelazioni che casualmente incrociandolo Giovanni Santachiara rigirò all’amico giornalista Maurizio Verdenelli. Giovanni, sindacalista famoso per aver rotto il silenzio e l’umiliazione delle operaie costrette a licenziarsi allorché fossero diventate madri, era stato scelto da fra’ Stanislao come destinatario di quel segreto in cui per tanto tempo era stata avvolta quella mattinata di preghiera della coppia reale più famosa d’Europa.
Al libro hanno partecipato giornalisti, storici ed accademici e, ricordando Giorgio Pagnanelli, Andrea Angeli fresco vincitore del premio letterario Ambasciatori in Vaticano. La prefazione è di Luigi Accattoli, illustre vaticanista (Corriere della Sera e Repubblica). Postfazione di Matteo Bonvecchi, docente al Liceo Classico di Macerata e critico d’arte. I disegni (copertina ed interni) sono di Luna Hoei Cini.

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