di Laura Boccanera
Quindici chili di salumi e insaccati senza regolare etichetta riguardo la tracciabilità del prodotto sono stati sequestrati a Civitanova nel giorno di Santo Stefano in piazza XX Settembre.
Controlli a tappeto durante le festività natalizie da parte dei carabinieri del Nas di Ancona in tutta la regione, con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica e garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza alimentare. Le ispezioni hanno portato a sequestri di alimenti e addobbi natalizi, sanzioni amministrative e, in alcuni casi, alla chiusura temporanea di attività commerciali a fronte di gravi irregolarità riscontrate.
A Civitanova il controllo è stato effettuato sulle bancarelle ambulanti presenti in piazza nella giornata della festività del 26 dicembre e hanno interessato più attività. In particolare, i militari del Nas hanno ispezionato un ristorante, al quale è stata contestata l’omessa applicazione di una o più procedure previste dal manuale di autocontrollo e la mancata indicazione degli allergeni nei menù messi a disposizione della clientela. Per queste violazioni è stata applicata una sanzione amministrativa di 2mila euro. Sempre a Civitanova, nel corso di un controllo a un venditore ambulante, i carabinieri hanno proceduto al sequestro amministrativo di circa 15 chili di salumi e insaccati di un’azienda locale risultati privi di qualsiasi etichetta utile alla tracciabilità. Anche in questo caso è scattata una sanzione amministrativa: 1.500 euro.
Gli accertamenti hanno poi riguardato anche altre province marchigiane. Ad Ascoli, in un negozio di articoli natalizi, sono stati sequestrati oltre 300 addobbi e decorazioni non conformi, poiché privi delle informazioni obbligatorie a tutela del consumatore. Per il titolare una sanzione di mille euro. Sempre nel capoluogo piceno, a seguito delle gravi carenze igienico-sanitarie accertate, è stata disposta la sospensione dell’attività di una cantina vitivinicola e di un bar del centro, fino al ripristino delle condizioni igieniche. Anche in questi casi sono state elevate sanzioni da mille euro ciascuna.
A Monsampolo del Tronto, il controllo effettuato presso un panificio ha portato al sequestro di varie confezioni di prodotti dolciari preconfezionati con etichette non conformi. L’esercente è stato sanzionato con 6mila euro. Ulteriori interventi sono stati eseguiti a Fano, dove in un’attività commerciale sono stati sequestrati circa 400 addobbi e decorazioni natalizie privi delle informazioni obbligatorie in lingua italiana. Al titolare è stata applicata una sanzione di mille euro. Nello stesso comune, con il supporto dell’Ast di Pesaro Urbino, il Nas ha disposto la sospensione di un fast food etnico, a causa delle pessime condizioni igienico-sanitarie riscontrate. Oltre alla sanzione di mille euro, ne è stata applicata un’ulteriore di 2mila euro per la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo. Sempre a Fano, nel reparto gastronomia e panetteria di un supermercato, sono state riscontrate condizioni igieniche non conformi e la mancata esposizione dell’elenco degli ingredienti dei prodotti in vendita. Al gestore sono state notificate sanzioni per un totale di 2.666 euro.
In provincia di Ancona, nell’entroterra senigalliese, i controlli hanno riguardato una gastronomia, dove sono stati trovati alimenti privi di tracciabilità e prodotti con data di scadenza superata. A causa delle gravi carenze igieniche, il servizio di prevenzione dell’Ast di Ancona ha disposto la sospensione dell’attività, con sanzioni complessive per 3mila euro. A Osimo, invece, in una pasticceria sono state riscontrate carenze igienico-sanitarie sanabili e l’omessa applicazione di procedure di autocontrollo: anche in questo caso è stata elevata una sanzione di 2mila euro.
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