
Il campionario regalato al comune di Pioraco
di Monia Orazi
Un regalo prezioso per il Museo della carta e della filigrana di Pioraco. La signora Patrizia Mascambruni ha donato al comune un raro campionario della carta prodotta nella cartiera dal 1908 al 1916, un documento di grande valore storico che arricchisce il patrimonio del museo situato nell’ex convento di San Francesco.
La raccolta era stata preparata dal cavalier Romeo Bartocci, nonno della donatrice, per farne dono al direttore Guido Vitali, al quale si rivolgeva con il titolo di «maestro». «Per Natale anche il Comune di Pioraco e il museo della carta hanno ricevuto un particolare regalo», ha scritto sui social l’ex sindaco Luisella Tamagnini, annunciando la donazione. «La copertina in pergamena istoriata ed i vari fascicoli contenuti che raccolgono dati tecnici sui tipi di carta, sono stati illustrati con perizia dallo stesso Cav. Bartocci».
Il campionario testimonia un periodo fondamentale per l’industria cartaria piorachese, quando le numerose piccole gualchiere medievali erano state riunite dalle cartiere Miliani nell’Ottocento e poi assorbite a inizio Novecento nelle cartiere Miliani Fabriano, oggi gruppo Fedrigoni. Romeo Bartocci aveva lavorato proprio in quegli anni nella cartiera, seguito poi dal figlio Amos, che fu anche sindaco del paese, consolidando un legame familiare profondo con la storia industriale di Pioraco.
«Un documento di grande pregio ed importanza che troverà una sua sede presso il nostro Museo della Carta», ha sottolineato Tamagnini. «Grazie alla signora Mascambruni per questo dono prezioso che testimonia il suo attaccamento a Pioraco ed alla sua cartiera presso la quale operarono il nonno Romeo ed il padre Amos».
Il museo della carta e della filigrana, che fa parte del polo museale di Pioraco insieme al museo dei fossili e alla gualchiera prolaquense, custodisce la memoria di un’attività che risale al XIII secolo. La produzione della carta a Pioraco è documentata fin dal 1264, grazie all’abbondanza e alla purezza delle acque del fiume Potenza, caratteristiche che resero la carta piorachese apprezzata in tutta Europa. Nel 1364 un mercante fabrianese annotò l’acquisto di carta con il marchio del drago in filigrana proveniente da Pioraco e destinata a Fano: un documento che si conserva ancora nell’archivio storico di Fabriano.
Con la legge regionale delle Marche del primo marzo 2021, Pioraco è stata riconosciuta ufficialmente «Città della carta», insieme ad Ascoli Piceno, mentre Fabriano ha ottenuto il titolo di «Città della carta e della filigrana». Un riconoscimento che valorizza una tradizione lunga oltre sette secoli e mezzo, che continua ancora oggi nello stabilimento del gruppo Fedrigoni, ricostruito dopo la devastazione del sisma del 2016.
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