
Cantieri a Castelsantangelo
di Monia Orazi
Alla risposta istituzionale del commissario alla ricostruzione Guido Castelli, che nei giorni scorsi ha assicurato l’impegno verso Castelsantangelo, arriva ora la controreplica di Mario Colonnesi, cittadino che aveva lanciato un accorato appello su Cronache Maceratesi sulla situazione del paese devastato dal sisma.
Colonnesi apre il suo intervento con un gesto di riconoscimento verso il commissario: «Desidero innanzitutto ringraziarla sinceramente per la sua cortese e articolata risposta al mio appello».
Il cittadino riconosce che «le sue parole, improntate a rispetto, trasparenza e senso istituzionale, rappresentano un segnale importante per tutti noi cittadini di Castelsantangelo che, pur tra mille difficoltà, continuiamo a credere nella rinascita del nostro territorio».
Pur apprezzando il tono della risposta, Colonnesi non nasconde una valutazione positiva su alcuni aspetti concreti: «Accolgo con favore le informazioni relative ai contributi già liquidati e ai progetti in corso, in particolare quello per la mitigazione del rischio idrogeologico, che costituiscono indubbiamente un passo avanti significativo».
Ma è proprio a questo punto che emerge il nodo centrale della questione, quello che separa gli annunci dalla realtà vissuta quotidianamente dai cittadini. «Tuttavia, non posso esimermi dal sottolineare come, nella realtà quotidiana, la ricostruzione proceda ancora con estrema lentezza, soprattutto a causa della cronica carenza di personale tecnico all’interno del Comune», sottolinea Colonnesi, andando dritto al cuore del problema.
Il cittadino di Castelsantangelo entra nel dettaglio delle criticità operative che rallentano ogni processo: «L’ufficio tecnico, come lei ben sa, si trova a gestire una mole imponente di pratiche, spesso complesse e delicate, con risorse umane ridotte all’osso». Non si tratta solo di una questione numerica, ma di un problema strutturale più ampio: «A ciò si aggiunge l’instabilità degli incarichi e la difficoltà di garantire continuità operativa: fattori che rallentano inevitabilmente l’iter amministrativo, generando scoraggiamento tra i cittadini e sfiducia nei professionisti impegnati nella ricostruzione».
Colonnesi riprende poi proprio le parole usate dal commissario Castelli nella sua risposta, per sottolineare la necessità di tradurle in azioni concrete: «Sono convinto, come lei stesso ha affermato, che la rinascita dei nostri borghi richieda “presenza, visione e dialogo costante con le comunità”». E proprio partendo da questa condivisione di principi, lancia la sua proposta: «Per questo, credo sia giunto il momento di affrontare con decisione la questione del rafforzamento dell’organico tecnico-amministrativo, assicurando stabilità e strumenti adeguati a chi ogni giorno si misura con la complessità della ricostruzione».
La conclusione dell’intervento di Colonnesi è un appello chiaro e diretto: «Solo così potremo tradurre le buone intenzioni e gli ingenti investimenti già stanziati in risultati tangibili, visibili e, soprattutto, percepiti dalla popolazione».
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Castelli…mah..