
La casa di riposo di Tolentino
di Francesca Marsili
E’ legionella il batterio riscontrato a inizio ottobre nell’acqua calda della casa di riposo Porcelli di Tolentino e che ha portato alla sospensione temporanea (tutt’ora in corso) del servizio.
Per garantire l’approvvigionamento e coprire il fabbisogno all’igiene degli ospiti della struttura, il 9 ottobre scorso è stato installato a pianto terra un punto ausiliario di fornitura riscaldato con due boiler, a cui ora, dopo i risultati delle nuove analisi di martedì che hanno evidenziato ancora la presenza del batterio, è stato aggiunto un nuovo punto di fornitura al primo piano, riscaldato da un terzo apparecchio. La conferma arriva da una circolare diffusa il 28 ottobre dall’Asp civica assistenza Tolentino, che gestisce la struttura. «I risultati delle analisi hanno evidenziato che la presenza del batterio della legionella all’interno dell’impianto idrico non risulta ancora completamente rientrata nei parametri di conformità previsti dalle linee guida vigenti, anche se notevolmente ridotta – spiega il documento indirizzato a familiari degli ospiti e al personale dipendente – il Comune, tramite una ditta specializzata, ha già previsto ulteriori prelievi di controllo per attestare il pieno ripristino dei valori richiesti dalla normativa».

Il sindaco Mauro Sclavi
Il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi ha indetto per domani sera alle 21, una assemblea nel giardino d’inverno della casa di riposo, rivolta ai familiari, agli ospiti e a tutto il personale, per «comunicazioni inerenti la problematica avvenuta nell’impianto idrico». La presenza di batteri oltre i limiti di legge era stata comunicata dall’Asp con una circolare il 4 ottobre, dove si annunciava che per permettere all’ufficio manutenzione del Comune di procedere con gli interventi sull’impianto idrico con il supporto di una ditta specializzata, sarebbe stato necessario sospendere l’erogazione dell’acqua calda. Per eliminare il batterio si è proceduto con un flussaggio continuo ad alta temperatura su tutta la rete, eliminati i filtri rompigetto su tutti i rubinetti della struttura ed è stato effettuato un trattamento con specifici prodotti a base di perossido di idrogeno in soluzione acquosa. Ma i risultati degli ultimi prelievi e delle relative colture batteriologiche, effettuati dalle autorità sanitarie preposte dopo il primo trattamento i cui esiti sono arrivati all’inizio di questa settimana, hanno evidenziato ancora la presenza del batterio della legionella. Rubinetti ancora a secco di acqua calda quindi, ma per ridurre il più possibile il disagio di ospiti e lavoratori, il Comune ha predisposto un ampliamento dei punti di erogazione di acqua calda all’interno della struttura così da garantire un supporto più ampio: oltre quello già installato al piano terra, collegato a due boiler da 80 litri, ne è stato posizionato un altro, in particolare nel bagno assistito al primo piano, collegato a un terzo boiler. Nel frattempo si procederà con un altro ciclo di trattamenti, a cui seguiranno nuovi esami di laboratorio per capire se i valori richiesti dalla normativa siano in linea o meno. «I nostri responsabili – conclude la circolare – hanno già da tempo attuato piani di lavoro straordinari per garantire la piena assistenza a tutti i pazienti. La struttura, il personale e i familiari vivono insieme questo momento complesso: un frangente che richiede pazienza, collaborazione e un’attenta gestione condivisa». La questione, al centro di una interrogazione promossa dalle consigliere di minoranza Silvia Tatò e Monia Prioretti, sarà discussa nel Consiglio comunale di questa sera.
Casa di riposo senza acqua calda per la presenza di batteri. «I familiari sono preoccupati»
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