La firma del protocollo d’intesa
Firmato il protocollo d’intesa che dà il via libera ai lavori per la nuova caserma dei vigili del fuoco e la nuova sede della croce rossa di Visso. Oggi a siglare l’accordo il Comune, il dipartimento dei vigili del fuoco, l’agenzia del demanio, l’ufficio speciale per la Ricostruzione (Usr) e croce rossa italiana – comitato di Visso, alla presenza di Emanuele Prisco, sottosegretario al ministero dell’Interno.
La nuova caserma del distaccamento dei vigili del fuoco è finanziata con un investimento di 5,5 milioni di euro, con risorse in arrivo dal ministero dell’Interno nel programma triennale 2024-2026 per le infrastrutture del corpo nazionale. La nuova sede della croce rossa di Visso è sostenuta da un finanziamento di 1 milione di euro nell’ambito del programma straordinario di rigenerazione urbana post-sisma.
Le due strutture sorgeranno in località “Il Piano”, lungo via Roma, su aree contigue di proprietà comunale e privata. Il comune di Visso si occuperà della variante urbanistica e della cessione dei terreni destinati alla caserma, oltre a concedere in comodato gratuito l’immobile che ospiterà la croce rossa.
«Con la firma del protocollo Visso compie un passo importante nel suo percorso di ricostruzione e resilienza – ha esordito il sindaco Rossella Sensi -. Non si tratta solo di un segnale di speranza per i cittadini, ma di una certezza concreta». «Con l’accordo – ha detto il commissario Castelli – Visso compie un passo concreto verso il rafforzamento dei propri presidi di sicurezza e protezione civile». «La nuova caserma dei vigili del fuoco di Visso – ha proseguito il sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco – rappresenta un investimento concreto sulla sicurezza dei cittadini e un presidio stabile per un territorio che ha conosciuto il dolore del sisma ma anche la forza della rinascita».
Il documento firmato oggi include anche la previsione di un intervento sulla viabilità locale, con la possibilità di realizzare una rotatoria nei pressi di largo Martiri delle Foibe per migliorare l’accessibilità alle nuove sedi e alle aree produttive limitrofe.
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