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Sviluppo tecnologico a misura d’uomo:
ne parlano 150 relatori a Unimc

MACERATA - L'iniziativa "Socin - Social innovation conference" si svolgerà da martedì a giovedì al Polo Pantaleoni. Il rettore John McCourt: «La città diventerà crocevia di un dialogo europeo che unisce ricerca, innovazione e inclusione sociale»

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Silvana Colella e John McCourt

Oltre 150 relatori provenienti da tutta Europa arriveranno all’Università di Macerata per confrontarsi sullo sviluppo tecnologico in relazione al benessere delle persone e delle comunità. L’iniziativa Socin – Social innovation conference, giunta alla seconda edizione, arriva per la prima volta in Italia, a Macerata. Il tutto avverrà nell’ambito di Erua (European reform university alliance), il convegno annuale sulle innovazioni sociali. Organizzato sotto l’egida della stessa Erua e del progetto Pnrr Safina-Vitality, coordinato dall’Ateneo maceratese, l’appuntamento, per la prima volta in Italia, si svolgerà da martedì a giovedì al Polo Pantaleoni.

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La segretaria generale Erua Bruna Vives

Sono attesi gli interventi di oltre 150 relatori provenienti da tutta Europa per confrontarsi su un tema cruciale, vale a dire il significato di “innovazione” in relazione non solo alle tecnologie, ma anche al benessere delle persone e delle comunità. Il titolo scelto è “Ripensare l’innovazione: pratiche inclusive e prospettive interdisciplinari”.

La tre giorni maceratese si aprirà martedì alle 14 con la cerimonia inaugurale, che vedrà la partecipazione del rettore John Mc Court e di Bruna Vives, segretaria generale di Erua. Seguiranno le prime sessioni parallele, dedicate a inclusione sociale, patrimonio culturale e sostenibilità, che scandiranno l’intero programma con dibattiti e workshop distribuiti nelle diverse aule.

Due gli appuntamenti di rilievo internazionale. Mercoledì sarà la volta della keynote lecture di Ana-Cristina Santos, professoressa di sociologia all’Università di Coimbra, tra le massime esperte europee di diritti e inclusione delle persone Lgbtqi+, che affronterà le tematiche dell’invecchiamento. Giovedì toccherà invece a Ineke Sluiter, professoressa alla Leiden University ed ex presidente dell’Accademia reale olandese delle arti e delle scienze, che proporrà una riflessione sulla relazione tra mondo antico, scienze umane e pensiero innovativo.

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Il rettore Unimc John McCourt

Non mancheranno i momenti istituzionali: venerdì, al termine del convegno, l’ateneo ospiterà la riunione dello Steering committee di Erua, il tavolo di coordinamento che definisce strategie e obiettivi della rete universitaria europea Erua.

«È un grande orgoglio per il nostro Ateneo ospitare Socin per la prima volta in Italia – sottolinea il rettore John Mc Court -. Macerata diventa così crocevia di un dialogo europeo che unisce ricerca, innovazione e inclusione sociale. Saranno tre giorni intensi, dunque, per provare a ribaltare l’idea di innovazione: non un mantra tecnologico, ma una sfida culturale e sociale, che da Macerata parla a tutta l’Europa». Sulla stessa linea la prorettrice alla ricerca Silvana Colella, che fa parte del comitato scientifico e organizzativo del convegno: «Questo evento mette in congiunzione e fa dialogare le ricerche condotte all’interno dell’alleanza Erua e del progetto Safina-Vitality, invitandoci a immaginare pratiche innovative che nascano dall’interdisciplinarità e che rispondano alle sfide della giustizia sociale e della sostenibilità. È un’occasione importante anche per promuovere future collaborazioni».



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