Stanotte, allo scoccare della mezzanotte, i motori della marineria civitanovese sono tornati a rombare. Ventisei scafi hanno lasciato il porto per prendere di nuovo il largo, salutati dalle luce verde del faro e dal consueto brusio dei pescatori che si preparavano a una nuova stagione di lavoro.
Si chiude così il periodo di fermo pesca, la pausa obbligatoria, scattata a fine luglio e stabilita per consentire il ripopolamento delle specie ittiche, ormai sempre più scarse nelle acque dell’Adriatico. Un sacrificio che ogni anno mette a dura prova gli equipaggi e le famiglie che vivono di pesca, ma ritenuto indispensabile per garantire la sopravvivenza del settore.
Le barche civitanovesi, simbolo di una tradizione secolare, sono ora in mare aperto al largo del Conero. Per i marinai è un ritorno alla normalità, con la speranza che le reti possano tornare a riempirsi e che il mare, nonostante le difficoltà, continui a offrire il suo sostentamento.
Il rientro in porto è atteso stanotte dopo la mezzanotte e prima dell’apertura del mercato ittico.
(foto Alessandro Panichelli)
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