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«La mamma del bimbo disabile
stia tranquilla: non tagliamo nulla»

MACERATA - L'assessore ai Servizi sociali e candidata alle regionali per Fdi Francesca D'Alessandro rassicura la donna che aveva denunciato il taglio di 10 ore nell'assistenza scolastica al figlio di 6 anni. «Evidentemente c'è stato un errore materiale o di comunicazione: il Comune non abbandona famiglie, men che meno in casi come questo»

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Francesca D’Alessandro, assessora ai servizi social

«Nessun taglio nelle ore di assistenza: il Comune non lascia da sole le famiglie in situazioni gravi come questa». A dare rassicurazioni alla mamma che ieri aveva denunciato il taglio di 10 ore di assistente al figlio di 6 anni disabile alle porte dell’inizio dell’anno scolastico è la vicesindaca e assessora ai servizi sociali Francesca D’Alessandro.

«Ci metto la faccia – sentenzia D’Alessandro, candidata in quota Fratelli d’Italia alle prossime regionaliprima di tutto questa mamma ha tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà, capisco l’apprensione che si vive in situazioni come la sua. Ma voglio rassicurarla: non ci sarà alcun taglio, men che meno di quelle proporzioni. In situazioni gravi il Comune garantisce sempre il massimo delle ore necessarie, non si può discutere né derogare. Ne ho parlato già sia con gli uffici che anche con la cooperativa e mi confermano che si può essere verificato un errore di comunicazione. Quello che dico alle famiglie è semplicemente di avvertirci, di farci sapere in caso ci siano problematiche perché sia gli uffici che noi come parte politica siamo sempre a disposizione per cercare di trovare una soluzione a problemi che, soprattutto a inizio anno scolastico, possono capitare».

Nei programmi di assistenza all’autonomia, come in questo caso, è difficile stabilire degli standard quantitativi sia a livello di orari che di fondi stanziati a priori. «Si calibra l’azione sul singolo soggetto – spiega la vicesindaca – laddove non c’è autonomia li si affianca al massimo delle possibilità. Poi magari man mano che i ragazzi crescono e riescono davvero a integrarsi, questo sostegno lo si può far progressivamente scendere. Ogni situazione ha le sue peculiarità, nel caso di specie ribadisco che non diminuiremo il sostegno al bambino. Verosimilmente c’è stato un errore materiale o nella comunicazione, niente di più».

Al di là del caso specifico, la questione del crescente peso che grava sui Comuni sia a livello economico che organizzativo nella gestione delle situazioni di fragilità è più che reale. «Nell’anno scolastico 2024/2025 abbiamo speso 873mila euro per l’assistenza scolastica, quest’anno supereremo il milione di euro – evidenzia D’Alessandro – il monte orario coperto è passato da 46.561 a 48.690. In due anni abbiamo incrementato l’investimento di 925mila euro, non è poco. Il problema di fondo è che solo quest’anno ci sono stati 55 nuovi ingressi su un numero totale di casi che seguiamo di 210. Ed è fenomeno che non riguarda solo Macerata, ma è un trend nazionale. Ma il Comune non transige: sui casi più gravi non ci saranno mai tagli e anche se questi sono garantiti comunque si lavora per non ridurre nulla a nessuno».

(Redazione CM)

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