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Villa Spada, tra poesia e musica
rivive l’amore di Lavinio e Natalia.
Quattro appuntamenti al tramonto (Foto/Video)

TREIA - Applausi per l’apertura della rassegna “Armonie nella quiete”, dopo il successo dei concerti estivi. Il sindaco Franco Capponi guida i visitatori tra storia, natura e leggende della dimora neoclassica. Prossimi appuntamenti il 17, 23 e 30 settembre

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di Leonardo Giorgi (foto di Fabio Falcioni)

«Villa Spada non è solo un posto meraviglioso, è soprattutto la storia di grandi personaggi che sono passati di qui». È il sindaco stesso, Franco Capponi, a fare da cicerone ai visitatori arrivati ieri a Treia per il tour dei giardini e degli scorci meravigliosi che fanno da cornice a “La quiete”. Il soprannome fu dato alla villa dal suo inquilino più celebre, Lavinio de’ Medici Spada, al centro del tour e a suo modo protagonista del concerto che ha concluso la serata.

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Il sindaco Franco Capponi accompagna i turisti a Villa Spada

Dopo un’estate che ha visto centinaia di visitatori riscoprire la villa grazie alla rassegna “Note d’Incanto”, infatti, Villa Spada è tornata e torna ad animarsi con un nuovo ciclo di eventi culturali: la rassegna “Note al tramonto – Armonie nella Quiete” animerà tutto settembre, nella suggestione del crepuscolo (prossime date mercoledì 17 alle 19 con Ilaria Baleani e la Gigli Band Orchestra, martedì 23 alle 19 con Serena Cavalletti e Cecilia Airaghi, martedì 30 alle 19 con l’Esq Sax Quartett e Cecilia Airaghi).

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La serata di ieri, intitolata Il canto degli alberi nella diletta Quiete di Villa Spada, ha visto Ilaria Baleani al pianoforte accompagnare alcuni poemi e testi recitati da Lucia Ferrati. Tra gli autori scelti, anche lo stesso Lavinio Spada, con la sua “La quiete”. Una poesia che racconta del legame di Lavinio con questo luogo, raccontato attraverso quei versi scritti mentre era lontano dall’amata villa (L’obliar mi giova / beata solitudo / lascia dir le genti / sola beatitudo). Un testo che, a suo modo, si è salvato dalla follia dello stesso autore.

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Villa Spada è anche questo, la storia di un amore travolgente, nato nel 1848 e finito nel 1860 con la morte della moglie di Spada, Natalia Komar. Un lutto che fece impazzire Lavinio, che fece importare da tutta Europa le piante e i fiori preferiti di Natalia, trasformando la villa in una sorta di Eden dedicato alla memoria della donna. L’intera proprietà divenne e resta ancora oggi un mausoleo per Natalia Komar. «Prima di morire, quattro anni dopo la moglie, Lavinio bruciò tutta la sua produzione letteraria, ad eccezione di pochi frammenti, tra cui la poesia “La quiete”» spiega il sindaco Capponi ai visitatori.

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Donna al centro della vita sociale dell’alta aristocrazia europea, Natalia Komar, racconta il sindaco, «proveniva da una nobile famiglia polacca che viveva tra Parigi e l’Italia; a sua sorella Delphine Komar, Friedrich Chopin dedicò alcune delle sue opere. Natalia diceva di avere imparato a suonare il piano proprio da Chopin». Un cerchio che si chiude, con le note di Ilaria Baleani che davanti la villa hanno reso ancora più magico il cielo rosso del tramonto di ieri.

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Oggi, Villa Spada conserva la sua natura di oasi silenziosa, al riparo da tutto il resto. Per onorare la memoria di quell’amore e della vocazione naturale che la proprietà ha da sempre avuto nei suoi secoli di storia attraverso le varie forme assunte (da chiesa e convento cappuccino fino all’Ottocento, poi villa disegnata dall’architetto Giuseppe Valadier), la zona è anche scrigno e rifugio per centinaia e centinaia di piante, fiori, erbe. Alcune di queste, spiega il primo cittadino all’interno del grande Orto pomario a ridosso della villa, «sono specie selvagge, tra le poche a salvarsi nel corso dei secoli, visto che le coltivazioni hanno sempre fatto in modo di favorire alcune tipologie di piante e facendo sparire tantissime altre».

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Questo il programma delle prossime serate della rassegna in corso:

Mercoledì 17 settembre: “Concerto all’imbrunire”, con Ilaria Baleani e la Gigli Band Orchestra.
Martedì 23: “Musicisti in viaggio”, con Serena Cavalletti (violino) e Cecilia Airaghi (pianoforte).
Martedì 30: “Contrasti sonori e fusioni, con l’Esg Sax Quartett e Cecilia Airaghi.

Tutti i concerti inizieranno alle 19, preceduti da una visita guidata al parco alle 17,30 (prenotazione via mail a: ufficio.cultura@comune.treia.mc.it). L’ingresso è gratuito.

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