Terme, tra i due litiganti spunta Fdi:
«Dubbi evidenti sul concordato,
serve un tavolo di confronto»

Massimo Belvederesi, coordinatore provinciale di Fdi

È una Civitanova sempre più interessata alle sorti di Sarnano e delle sue terme. Mentre il sindaco e candidato di Forza Italia alle prossime regionali Fabrizio Ciarapica battibecca sulla questione con il collega di partito e vicepresidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui, ecco entrare nella bagarre anche Massimo Belvederesi, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, che non nomina gli alleati ma ritorna sulla scelta del suo partito di smarcarsi dalla scelta del sindaco Fabio Fantegrossi di andare verso il concordato preventivo.

Belvederesi rivendica la posizione dei meloniani ma auspica l’apertura di un tavolo di confronto sul caso che sta infiammando la politica non solo a livello comunale. «Avendo seguito la vicenda da vicino, in totale sintonia con il nostro coordinamento locale e condividendo la linea intrapresa, eviteremo di addentrarci nel merito delle procedure che l’amministrazione comunale intende adottare per la società termale, per quanto sembrino evidenti a tutti, e ora condivise da molti, le questioni tecniche poste e i dubbi sollevati fin dall’inizio da Fratelli d’Italia in merito al concordato preventivo, mantenendo sempre coerenza, chiarezza e trasparenza, anche in consiglio comunale – dice Belvederesi – non si può altresì non evidenziare l’atteggiamento costruttivo e il grande senso di responsabilità con cui Fratelli d’Italia ha ripetutamente ribadito la necessità di un tavolo di confronto, sia politico che tecnico, per trovare tutti insieme le migliori soluzioni per le Terme, vista la valenza per Sarnano e per tutto il territorio. Confidiamo ancora oggi che si propenda per un’attenta riflessione e per la scelta di una strada di maggiore partecipazione, visti peraltro gli esiti risicatissimi della votazione effettuata, da cui sono emerse posizioni decisamente contrastanti negli schieramenti, e con l’occasione rinnoviamo pertanto la massima disponibilità al dialogo nell’interesse delle Terme e di Sarnano».

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