Alcune delle esibizioni
Grande successo per il 33esimo Festival del Folklore “etnografie nei gruppi folkloristici” che si è tenuto nei giorni scorsi a Castelraimondo. L’evento è stato organizzato dal Gruppo Folkloristico locale ma hanno partecipato anche il Gruppo Folkloristico Dubrava della Slovacchia, I Minos di Mosorroia provenienti da Reggio Calabria, l’associazione Folkloristica Culturale di San Gemiliano di Sestu (CA), il Gruppo Kakamigahara Talko Preservation Society del Giappone e il Gruppo del Cantamaggio Matelicese.
La chiusura è arrivata domenica scorsa con la veglia di San Bartolomeo in piazza Dante e l’ausilio della Corale Santa Cecilia, poi l’evento conclusivo della rassegna. Grande soddisfazione espressa dal sindaco Patrizio Leonelli: «Tre serate bellissime – il suo commento -, un ringraziamento per l’accurata organizzazione al Gruppo Folkloristico di Castelraimondo, tutti i gruppi partecipanti sono stati apprezzati dal numerosi pubblico presenti. Un ringraziamento particolare alla Regione Marche nella persona di Renzo Marinelli, perché senza il loro supporto questi eventi non potrebbero essere realizzati e tutti gli uffici ed operai comunali ed i vigili urbani che si sono adoperati per la buona riuscita di queste tre serate. Molto originale l’esibizione del gruppo giapponese con i tamburi».
Una rassegna che ha guardato anche al sociale: «Un’iniziativa meravigliosa – prosegue il sindaco – è stata quella di sabato pomeriggio, quando i gruppi musicali italiani si sono anche recati nelle case di riposo di Castelraimondo, Gagliole ed Esanatoglia per far divertire gli ospiti».
L’assessore alla Cultura Elisabetta Torregiani ha sottolineato l’importanza di questo Festival: «Ha rappresentato ancora una volta un momento straordinario di incontro, cultura e amicizia – le sue parole -. Durante il convegno abbiamo sottolineato non solo il valore della tradizione, ma anche la fondamentale azione sociale svolta dai gruppi folkloristici: a Castelraimondo questo si manifesta in modo tangibile, perché il nostro gruppo è come una vera famiglia. Gli ospiti stranieri sono stati accolti con calore e cura eccezionale, e di questo desidero ringraziarli di cuore. Non si sono limitati alle esibizioni, ma hanno condiviso con loro momenti preziosi, come le uscite nelle case di riposo, portando gioia e vicinanza anche agli anziani. La serata conclusiva è stata indimenticabile: la piazza gremita ha potuto ammirare prima la raffinata esibizione del gruppo slovacco, che ha saputo incantare con coreografie suggestive, e poi l’energia travolgente del gruppo giapponese, che con i tamburi ha regalato al pubblico un’esperienza fuori dal comune, accolta da scroscianti applausi».
Il plauso dell’amministrazione e dell’assessore va quindi «al Presidente del Gruppo Folk di Castelraimondo, a tutto il direttivo e ai membri che con passione e dedizione rendono possibile questo evento, ai presidenti delle associazioni Fafit e Ufi, al Ministero, rappresentato da Cinzia Marchesini, e a Daniele Parbuono, per la loro preziosa presenza e sostegno. Un ringraziamento particolare va anche ai gruppi italiani provenienti da Cagliari e Reggio Calabria, che con la loro energia, i canti e i balli hanno arricchito e reso ancora più speciale l’intera tre giorni di festival. Il Festival del Folklore – ha concluso Torregiani – è la dimostrazione concreta di come le tradizioni possano essere non solo patrimonio da custodire, ma anche strumento di inclusione, dialogo e crescita culturale per l’intera comunità».
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