L’hotel Chiaraluna
di Laura Boccanera
Piano casa, tre privati rinunciano a effettuare interventi edilizi e chiedono il rimborso degli oneri di urbanizzazione versati. Nessuna modifica a villa Bruscantini, i proprietari hanno fatto richiesta per annullare il permesso a costruire con il quale chiedevano di usufruire del piano casa per effettuare interventi di ampliamento alla struttura.
Il Comune dovrà restituire ora 71,148 euro di oneri di urbanizzazione già versati dai privati e dovuti per le modifiche strutturali degli edifici. Dal momento però che hanno rinunciato agli interventi, il Comune ha dato atto agli uffici di procedere con i rimborsi.
Gli edifici interessati erano tre, tra cui l’hotel Chiaraluna, dove è presente la casa natale del baritono Sesto Bruscantini. I proprietari avevano presentato richiesta di ampliamento con un «piano di recupero di iniziativa privata per sopraelevazione del piano quarto» ma a maggio di quest’anno hanno richiesto l’annullamento, da qui il rimborso dovuto dal Comune di 36.448 euro per gli oneri versati. Gli altri due riguardano edifici meno noti, uno in contrada Maranello e uno in via Magellano per importi pari a 21.362 e 53.354 euro di cui però versati solo 13.338 euro. In questo caso i privati hanno rinunciato all’ampliamento a causa del rinvenimento di una conduttura interrata dell’acquedotto e di un elettrodotto.
L’edilizia privata è stata oggetto di un ampio dibattito nella società civile con proteste, nascita di comitati, raccolte firme e anche manifesti contro le operazioni più vistose di richieste di abbattimento e ricostruzione. Su alcuni edifici, come villa Paolini e villa Cingolani ci sono anche due pronunciamenti pendenti del Tar dopo un esposto da parte di un privato.
In particolare aveva destato scalpore la richiesta di modifica dell’hotel Chiaraluna per la sua valenza storica, seppur la bella palazzina che si affaccia su corso Vittorio Veneto non è vincolata in alcun modo dalla Sovrintendenza e su di essa non sussistano vincoli.
«Piano casa in salsa civitanovese, valanga di ricorsi e richieste di risarcimento»
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