Discarica a Macerata, Sagretti:
«Non s’è tenuto conto della percorribilità,
la classifica sarebbe stata differente»

NODO - Secondo la candidata di Avs non è stata considerata la percorribilità della strada che i camion per il trasporto dei rifiuti dovrebbero fare per raggiungere i due siti che rientrano nella classifica. «Parcaroli, Iommi, Alessandrini e tutti gli altri che oggi si inseriscono nel dibattito avrebbero dovuto giocare la loro carta quando la partita era appena iniziata e in mano avevano l’asso di briscola: la viabilità»

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Patrizia Sagretti

La nuova discarica continua a catalizzare gli interventi politici. Patrizia Sagretti, candidata al consiglio regionale per Alleanza verdi sinistra, punta il dito contro l’amministrazione guidata da Sandro Parcaroli per la gestione della vicenda legata alla nuova discarica provinciale e, in particolare, per la presenza di due siti maceratesi, uno al primo posto e l’altro al quinto, nella graduatoria delle aree idonee stilata all’interno di una relazione del Dipartimento di scienze ed ingegneria della materia, dell’ambiente ed urbanistica della Politecnica delle Marche.

«Il comune di Macerata, o meglio l’amministrazione Parcaroli, non ha inviato osservazioni né propri rappresentanti durante i sopralluoghi» affonda. Una scelta che, a suo avviso, avrebbe avuto conseguenze dirette sulla posizione dei siti in classifica.

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La candidata, dati alla mano, evidenzia come il parametro della distanza tra il Cosmari e le due aree: Botonto e Santa Maria del Monte, non tenga conto della reale viabilità per i mezzi pesanti.

«Viene ipotizzato un percorso per gli automezzi che dalla superstrada dovrebbero uscire a Corridonia-Macerata, proseguire facendo la salita di Piediripa fino al cimitero, proseguire verso via Pace ed arrivare a Botonto e a Santa Maria del Monte. Se durante i sopralluoghi fossero stati presenti tecnici maceratesi – sottolinea – avrebbero potuto evidenziare che la distanza oggettiva è una cosa, ma la percorribilità è un’altra.

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Questo parametro probabilmente sarebbe stato considerato diversamente e, forse, la posizione in graduatoria non sarebbe stata la stessa». Sagretti accusa Parcaroli nella triplice veste di: sindaco, presidente della Provincia e dell’Ata3 di aver perso l’occasione per incidere nella fase iniziale: «Parcaroli, Iommi, Alessandrini e tutti gli altri che oggi si inseriscono nel dibattito avrebbero dovuto giocare la loro carta quando la partita era appena iniziata e in mano avevano l’asso di briscola, ovvero la viabilità.

L’obiettivo – conclude – non è mandare alla Valutazione ambientale strategica i due siti di Macerata ottenendone l’esclusione, come dice il leghista Aldo Alessandrini, ma attivarsi per cercare di farli escludere ora. La Val è stata già aperta e sono state chieste ai Comuni le loro osservazioni. Riuscirà il giocare con tre ruoli non a vincere la partita, ma semplicemente ad uscire dallo spogliatoio e provare a giocare l’asso nella manica dell’inidoneità tecnica per la viabilità dei due siti?».



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