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La biblioteca Mozzi-Borgetti
ora è interamente digitalizzata

MACERATA - Completato il lavoro di conversione e catalogazione degli oltre 240 mila oggetti conservati nell'archivio, compresi volumi di opera medievale e rinascimentale. Saranno fruibili fra qualche mese. L'assessora alla cultura Katiuscia Cassetta: «Opportunità senza precedenti per educare, ispirare e rendere viva la nostra storia collettiva»

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La biblioteca Mozzi Borgetti

La biblioteca Mozzi-Borgetti ha concluso il lavoro di digitalizzazione del suo ricco patrimonio storico, che sarà consultabile online tra qualche mese. L’opera è stata possibile grazie ai fondi del Pnrr e al lavoro di sinergia coordinato dalla Regione.

«Grazie a questo intervento, stiamo compiendo un passo decisivo verso un futuro più inclusivo e accessibile – commenta l’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta – infatti, tutti i cittadini, nonché studiosi e appassionati, tra qualche mese, avranno la possibilità di consultare online opere e testi che altrimenti sarebbero rimasti limitati all’accesso fisico. Questa iniziativa non solo valorizza il nostro patrimonio culturale, ma si pone anche in linea con le sfide attuali della digitalizzazione e dell’innovazione. La possibilità di accedere a risorse storiche da qualsiasi luogo rappresenta un’opportunità senza precedenti per educare, ispirare e rendere viva la nostra storia collettiva. Un ringraziamento al personale che ha lavorato a questo percorso offrendo competenze per mettere ancora di più a disposizione il patrimonio che conserviamo».

Rientrano nel progetto più di 70 preziosi e importanti codici e manoscritti, tra cui un pontificale del XIII secolo, il Maimonide del XIV secolo, la miscellanea umanistica, il “De thermis” di Andrea Bacci, il giornale di Cassiano da Beligatti, con gli appunti e i disegni della sua spedizione in Tibet alla metà del XVIII secolo. Sono stati digitalizzati inoltre il fondo manoscritto di Amico Ricci, primo storico dell’arte marchigiana, con tutte le annotazioni e i disegni dallo stesso realizzati, le “Memorie di famiglie maceratesi” di Pompeo Compagnoni, il fondo Radiciotti con il dizionario manoscritto dei musicisti marchigiani e molti altri tesori custoditi in Biblioteca. Sono stati digitalizzati i periodici storici di interesse provinciale e regionale e l’archivio storico del teatro Lauro Rossi. Con un totale di 242.774 oggetti digitali realizzati, la biblioteca Mozzi Borgetti ha compiuto un grande passo in avanti per la conservazione, fruizione e valorizzazione dell’ingente patrimonio storico che conserva.



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