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Ex sindaco sotto accusa per truffa:
assolto Mario Capparucci

MONTECASSIANO - Era imputato al tribunale di Macerata con la contestazione di aver ottenuto, come legale rappresentante di una cooperativa sociale che gestisce scuole dell’infanzia, 11mila euro dalla Regione per aver assunto fittiziamente insegnanti per mantenere la parità scolastica. I soldi erano poi stati restituiti

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Mario Capparucci

Accusato di una truffa alla Regione legata al riconoscimento della parità scolastica, assolto l’ex sindaco di Montecassiano, Mario Capparucci, che era imputato al tribunale di Macerata come legale rappresentante di una cooperativa sociale che gestisce scuole dell’infanzia paritarie. Oggi la sentenza del giudice Domenico Potetti che ha prosciolto il 72enne Capparucci riconoscendo la particolare tenuità del fatto in seguito alla restituzione del denaro (in precedenza c’era stato anche un sequestro).

Il legale di Capparucci, l’avvocato Luca Pascucci, sin dal rinvio a giudizio del suo assistito aveva riferito che Capparucci «Ha sempre agito in buonafede e manca l’elemento soggettivo del reato contestato. Le somme le ha restituite e aveva pure rinunciato al requisito della parità scolastica». Oggi anche il pm Francesca D’Arienzo che aveva chiesto l’assoluzione per la particolare tenuità del fatto.  

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L’avvocato Luca Pascucci

Capparucci, ex sindaco di Montecassiano e insegnante in pensione, è finito sotto accusa come legale rappresentante della società cooperativa sociale Prisma. Si tratta di un ente che gestisce le scuole dell’infanzia paritarie “La Casa dei bambini” che si trovano a Macerata e Monte San Giusto. Per l’accusa, Capparucci, per mantenere il riconoscimento della parità scolastica avrebbe assunto «simulatamente» quattro insegnanti provviste del titolo abilitante all’insegnamento nella scuola d’infanzia. Sempre secondo l’accusa avevano sottoscritto un contratto di assunzione a tempo determinato parziale per il periodo dal 21 marzo del 2022 al 30 giugno del 2022. Inoltre sarebbero state inviate all’Inps le comunicazioni obbligatorie e i nominativi degli insegnati sarebbero stati inseriti tra il personale docente della comunicazione di inizio anno scolastico 2021/2022 inoltrata all’Ufficio scolastico regionale. Per l’accusa Capparucci avrebbe percepito indebitamente 11mila euro circa.

«Insegnanti assunti fittiziamente per ottenere la parità scolastica» Ex sindaco a giudizio per truffa



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