di Gabriele Censi
Una storia che andrebbe raccontata ancora più a fondo, quella della famiglia Torquati e di Carlo, fondatore di Pneusmarche. Alcuni particolari sono stato svelati in occasione della festa per i 50 anni dell’azienda. Nasce tutto dall’intuizione del papà che acquista la locanda e il terreno di Piediripa dove non c’era ancora la strada, da lì il Bar Torquati, parliamo degli anni ’50. Ma Carlo ne ebbe un’altra altrettanto vincente, negli anni della motorizzazione di massa pensò ad una rivendita e assistenza di pneumatici. Un percorso di crescita continua sempre affiancato dalla moglie Fernanda Baraboglia e poi con il supporto del figlio Francesco.
Francesco Torquati con il direttore commerciale Pirelli Roberto Rizzato e il responsabile Driver Italia Andrea Pandoli
La festa ha lasciato il segno, oltre cinquecento tra clienti vecchi e nuovi, hanno partecipato allo spettacolo di drifting organizzato dal team di Graziano Rossi. Esperienza a bordo e naturalmente anche il momento gastronomico con la porchetta di Righetto, 900 i panini e le patatine servite.
Oggi l’azienda fornisce un servizio di officina completo: «Siamo partiti con un deposito di gomme all’ingrosso, – racconta Carlo Torquati – in quegli anni era un buon momento per emergere, andando avanti abbiamo sentito l’esigenza di fare l’assistenza per il montaggio, quindi abbiamo aperto l’officina e infine quello che avevo in mente fin dall’inizio: fare una assistenza completa, meccanico, elettrauto, gommista». Il settore dell’automobile è in cambiamento… «Ma fine a quando non si fanno le auto a reazione le gomme servono sempre». La moglie lo ha aiutato nella vendita al dettaglio diventando invece che sarta come era nel suo destino una esperta di gomme: «Con la buona volontà si fa tutto, non è questo un problema grosso. Io la vedo così, se inizi un lavoro e ci metti impegno si ottengono risultati».
«Siamo contenti – conclude il figlio Francesco Torquati – che tutti si siano divertiti, una giornata per stare insieme con con lo staff e tutti i clienti». E il futuro: «L’azienda è già ben avviata, i clienti sono sono contenti di venire, però il mercato cambia e quindi c’è da aggiustare il tiro tutti i giorni per seguire le esigenze dei clienti, delle macchine nuove. Stiamo sviluppando tantissimo l’officina meccanica perché i clienti, comunque, vogliono un interlocutore unico per tutte le esigenze dell’auto e ci stiamo muovendo in questa direzione».
(Articolo promoredazionale)
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