di Monia Orazi
“Se puoi sognarlo puoi farlo”, hanno scelto l’indimenticabile frase di Walt Disney i volontari dell’associazione Io non crollo di Camerino in questi anni difficili per dare forma al quartiere delle associazioni, inaugurato ieri mattina alla presenza di Piero Massimo Macchini.
Le due strutture gemelle in legno da 150 metri quadrati ciascuna, si trovano nella zona sae Cortine Ovest in via dello Sport. Sono state costruite in legno e costate circa 420mila euro. Un albero ricavato sulla facciata di una delle due strutture porta sulle foglie i nomi della miriade di donatori, tra enti pubblici e privati, aziende e comunità sparse un po’ in tutta l’Italia, che hanno reso possibile la raccolta fondi che ha finanziato il progetto, nato su un terreno messo a disposizione dal Comune per la cui costruzione sono stati impiegati tre anni. Ieri mattina per i volontari dell’associazione nata subito dopo il terremoto per aiutare la popolazione locale e intrattenere i bambini è stato un giorno di festa indimenticabile.
A dare espressione al pensiero di tutte le sue ragazze e ragazzi è stato Claudio Cingolani, presidente di Io non crollo. «Dai primi mesi di attività collaborando con tante associazioni di Camerino ci siamo resi conto dell’importanza di ricostruire una città trasformata dal terremoto e quanto sia importante il ruolo e la capacità aggregante delle associazioni. Insieme abbiamo pensato e poi sognato un posto che potesse ospitare le attività delle associazioni, un luogo aperto dove collaborare e lavorare insieme. Da questi ideali nasce il progetto del quartiere delle associazioni, in tanti hanno partecipato alla raccolta fondi e alle tante iniziative in un clima di fattiva collaborazione. Siamo stati in giro per l’Italia più di 100 giorni per promuovere il progetto e cercare fondi per realizzarlo, incontrando tante persone che ci hanno accolto con calore ascoltato e aiutato a rendere sempre più concreto il nostro sogno. Siamo poi passati alla fase di progettazione cercando di disegnare queste strutture non banali e non eccessivamente costose, rispettando i canoni di risparmio energetico e rispetto per l’ambiente per poi trovare e definire non senza difficoltà un’area dove edificare il quartiere delle associazioni. Dopo tre anni di lavori siamo finalmente riusciti a terminare il progetto, è stato un periodo intenso perché gestire un cantiere è un impegno importante e continuo, in più abbiamo attraversato le difficoltà, con l’aumento dei costi del materiale ma nonostante gli ostacoli siamo comunque riusciti a mantenere la nostra promessa. Adesso il sogno è di vedere queste strutture piene di vita e dare origine a tanti progetti, piccoli e grandi da realizzare».
Una delle strutture è intitolata alla memoria di tutte le nonne ed i nonni e l’altra al ricordo di Stefania Scuri, docente Unicam scomparsa prematuramente nell’agosto 2022 e tra i fondatori di Io non crollo, a cui si deve la scuola diffusa nei primi giorni dopo il terremoto, insieme all’indimenticabile preside Maurizio Cavallaro. L’associazione era nata spontaneamente, il nome si deve al motto coniato all’epoca dalle due psicologhe dell’emergenza Dorotea Ricci e Carla Piccini dell’Ares, presenti nel primo periodo dopo le scosse a Camerino. All’inaugurazione hanno preso parte l’arcivescovo Francesco Massara, il rettore Graziano Leoni, il sindaco Roberto Lucarelli, il vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui. La mattinata è stata presentata dalla giornalista Agnese Testadiferro.
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