L’ultima edizione di Vita Vita
di Laura Boccanera
Non cessano le polemiche su Vita Vita, Carlacchiani pronto a lasciare la sua creatura e Civitanova: «Se si vuol dire che io sono da licenziare, lo dicano pure, è un loro diritto, ma non dicano bugie».
Sergio Carlacchiani
Da giorni sui social e sulla pagina Facebook di Sergio Carlacchiani prosegue un dibattito incessante dopo il clamore suscitato dalle critiche arrivate sia dall’opposizione, che insistentemente chiede contezza delle risorse destinate alla manifestazione, ma anche dalla maggioranza con Fratelli d’Italia che ha suscitato dubbi sul format e la necessità di cambiamento. Una posizione che scotta insomma quella di Carlacchiani, col sindaco che però non prende posizione e non si esprime.
E l’ennesima stoccata è arrivata da Lidia Iezzi: «A mio avviso, se a un concerto a pagamento di un bravo artista come Baccini si presentano solo 40 spettatori, significa che è stato organizzato malissimo, e chi se ne è occupato dovrebbe dimettersi per manifesta incapacità organizzativa. Non si possono bruciare 10.000 euro in questo modo. Sabato sera ho girato tutta “Vita Vita” e sono rimasta delusissima: nulla di nuovo, una notte bianca mediocre, senza alcun stupore. Ma come si fa? Civitanova merita di più, non siamo un paesello. Ognuno può pensarla come vuole, ma i costi dovete documentarli: quanto avete dato agli artisti? Come avete fatto ad arrivare a 50.000 euro, che poi saranno di più con i due concerti a pagamento e con un’altra delibera di giunta che assegna 4.000 euro per la sfilata sul corso? Ma in totale, quanto avete speso? Se non sarete trasparenti, andrò avanti, perché la vostra supponenza e prepotenza sono insopportabili per me e per tantissimi altri», ha detto la consigliera comunale.
Lidia Iezzi
Carlacchiani in un suo post infatti aveva lasciato intendere una divergenza di vedute sull’organizzazione del concerto, «io non ho avuto il privilegio di imporre la mia idea di non far pagare il biglietto allo spettacolo di Francesco Baccini (c’era da rientrare per quanto possibile in una spesa complessiva che non superasse una cifra stabilita) né di imporre la scelta di effettuare tale spettacolo molto più adatto a un contenitore come il teatro Annibal Caro (avevo scelto la versione più poetica che prevedeva l’accompagnamento delle canzoni con gli archi proprio per questo), mi sono confrontato con la presidenza dei Teatri, la direzione e i consiglieri del cda e ho accettato le loro ragioni».
Maria Luce Centioni
Ma invece l’azienda Teatri attraverso la sua presidente Maria Luce Centioni prende le distanze: «Il cda ha operato nell’organizzazione del festival Vita Vita con la stessa procedura adottata per gli altri eventi culturali promossi dall’Azienda: ha infatti seguito le indicazioni dell’amministrazione dopo aver ricevuto mandato dal consiglio comunale, con quest’ultimo che ha approvato il bilancio e la relativa programmazione compresa la ventunesima edizione del festival internazionale d’arte vivente. Quanto alla manifestazione appena trascorsa, l’azienda ha supportato il direttore artistico Sergio Carlacchiani in tutta la sua strategia, senza interferire circa artisti e proposte da lui presentate. Il cda, essendo però gestore di molti contenitori comunali, ha solo posto delle perplessità sui luoghi inizialmente scelti dal direttore Carlacchiani per alcuni eventi, proponendo una diversa logistica in certi casi per rendere il festival meglio fruibile. Al contempo, ha rimodulato la proposta laddove questa era sproporzionata rispetto al budget. La scelta di utilizzare, ad esempio, piazza XX Settembre per la consegna del premio giovane talento ad Andrea Foresi, con relativo concerto, è andata in tale direzione. L’azienda ha quindi agito in maniera propositiva, non in contrasto con il direttore artistico. Quanto all’accesso agli atti, tutti i documenti richiesti verranno come sempre presentati, rispettando così quella trasparenza che da sempre contraddistingue l’operato dell’azienda».
Carlacchiani, contattato, non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali, ma tutta la sua amarezza traspare dall’ultimo post affidato ai social: «Io ho già voltato pagina anche se con molto dolore. Siamo al delirio puro, non basta non aver rilasciato mai sin dall’inizio della polemica una dichiarazione, mi vogliono tormentare soltanto per il gusto di farlo, continuando a dire falsità tratte dalla pagina delle mie intimità rivolte a amici ? Siate felici, la verità sta scritta sul mio progetto iniziale e sul rendiconto finale di spese, punto e basta, addio. Poi se si vuol dire che io sono da licenziare, lo dicano pure, è un loro diritto, ma non dicano bugie, non facciano insinuazioni o traggano presunte ipotesi. Se l’amministrazione comunale di Civitanova non mi ridarà fiducia per la 22° edizione di VitaVita chiederò spiegazione, poi me ne farò una ragione senza alcun patema d’animo».
«Vita Vita, 50mila euro di contributi: l’amministrazione spieghi come sono stati spesi»
Vita Vita bella ma non balla. Civitanova fa il pieno, eppure non mancano le critiche (Foto)
Fa piacere che la presidente dei teatri rassicuri sul fatto che i documenti verranno dati!!! Doveroso direi! Chiedo però come mai ci vuole tanto tempo a inviare una mail con allegati.. Ho fatto richiesta 7 giorni fa
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Ad un concerto di Francesco Baccini e’normale che si presentino poche persone,semplicemente perché è al tramonto della sua carriera da oltre 15 anni, prendersela con chi organizza è’una scusa. Sicuramente con un budget maggiore si sarebbe potuto permettere un artista con molto più seguito.
È giusto che si dimetta, senza chiedere alcuna spiegazione, per lasciare spazio a nuove idee dopo tanti anni di direzione artistica (senza tirare in ballo altre figure, che non c’entrano nulla).
…altre figure…figure non figure (o non figura…)…essere o non essere…prendere o non prendere…lasciare o non lasciare…spostare o non spostare…questo è il problema!!? Ai posteri, ma non tanto posteri, l’ardua, e l’altra, sentenza!!! gv