Paolo Gobbi (a sinistra) e Piergiorgio Capparucci (a destra)
Non si sblocca l’impasse all’Accademia di belle arti di Macerata per l’elezione del nuovo direttore. Oggi si è svolta la seconda votazione, dopo il nulla di fatto della prima, e il risultato è stato il medesimo: Piergiorgio Capparucci si è fermato di nuovo a 31 voti, uno in meno dei 32 necessari per l’elezione, così come Paolo Gobbi non è andato oltre i 28 di una settimana fa.
Unica minima differenza rispetto alla prima tornata è stata nel fatto che anziché tre schede bianche ci sono state due bianche e un astenuto a completare il quadro: più forma che sostanza.
Lo stallo, però, dovrebbe finire la prossima settimana, quando, per la terza elezione in programma giovedì, sarà sufficiente la maggioranza relativa: quindi chi ha più voti vince, senza più la necessità di avere la metà più 1 dei 62 voti disponibili. Se si dovessero confermare ancora una volta i risultati delle prime due tornate, quindi, sarebbe Capparucci a spuntarla. Starà a Gobbi cercare di portare dalla sue parte almeno tutti e tre gli indecisi per impattare sul 31-31.
L’ennesimo nulla di fatto conferma comunque la spaccatura interna all’Abamc, da mesi percorsa da una battaglia interna per la guida dell’istituto.
(Ma. Pa.)
Abamc, fumata nera per il direttore: Capparucci non ce la fa per un voto
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