Antonio Bravi
«Non voglio spegnere gli entusiasmi o prestare troppo il fianco agli avversari lasciando che le voci corrano e si rincorrano. Chi mi conosce sa bene che dalla mia poltrona di sindaco oltre ad aver portato 50 milioni di nuove opere per la città in meno di tre anni di amministrazione ho sempre, sempre, sempre lavorato per ricucire». Così Antonio Bravi in vista del ballottaggio del 23-24 giugno quando si sceglierà la nuova amministrazione di Recanati. Il post del sindaco uscente è arrivato ieri in serata, poche ore dopo l’apertura ad un accordo da parte di Francesco Fiordomo e delle sue liste del progetto civico. Insomma Bravi sembra aver risposto positivamente alle parole di Fiordomo, anche perché ci sono da recuperare oltre 2mila voti sul candidato del centrodestra Emanuele Pepa, arrivato in testa alla prima tornata elettorale della settimana scorsa. L’obiettivo della maggioranza uscente di centrosinistra, che è arrivata alle urne spaccata in due correnti, è ovviamente quello di ricompattarsi (in un campo larghissimo che a differenza di cinque anni fa vede la presenza anche Pd e M5S) per non lasciare l’intera posta in palio agli avversari. Ora bisognerà capire se queste aperture diventeranno concrete. Dalla squadra di Fiordomo sono stati chiari: “solo un apparentamento formale”, il che cambierebbe anche gli equilibri in Consiglio.
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Dall’altra parte Bravi ha fatto appunto sapere che lui ha sempre lavorato per ricucire e lo farà anche stavolta. «L’ho fatto con il Partito democratico. L’ho fatto con i 5 stelle. E adesso, che le carte in tavola per Francesco sono cambiate, valuteremo possibili aperture anche verso il suo progetto e le sue persone – ha aggiunto Bravi – Ho già ricevuto tantissime richieste che guardano in questa direzione. Abbiamo già amministrato insieme per molti anni. Se il bene per la nostra Recanati si rivelerà superiore dei personalismi, sarò felice di allargare ancora il nostro cerchio e provare a portare a termine quanto in questi primi cinque anni abbiamo iniziato. La poltrona del sindaco ha una responsabilità nei confronti dei suoi cittadini. Tutti i suoi cittadini anche quelli che hanno votato altro. Non importa. Recanati: questa è, è stata e resta la mia priorità».
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