Spazio pubblicitario elettorale

«Ristori per le mancate nevicate necessari,
investiamo negli impianti del futuro»

MONTAGNA - I gestori delle stazioni sciistiche di Bolognola, Ussita, Sarnano, Piobbico e Frontone replicano alle associazioni ambientaliste

- caricamento letture
neve-frontignano-2-1-e1709753993997-325x188

Una nevicata sugli impianti di Frontignano

«I ristori agli imprenditori che gestiscono gli impianti di risalita sono una misura necessaria per sostenere la transizione per le stazioni appenniniche del futuro. Questi per eventi del tutto eccezionali, sono una forma di sostegno, che è stata sempre applicata non solo per la montagna ma anche per gli altri settori del turismo». I gestori degli impianti sciistici di Bolognola, Ussita, Sarnano, Piobbico e Frontone e i relativi Comuni replicano alle associazioni ambientaliste che avevano criticato il milione di euro messo sul piatto della Regione come ristoro per le mancate nevicate della stagione 2022/2023. «I contribuenti ci rimettono due volte, anche se l’evoluzione del clima ha reso lampante che le stazioni sciistiche sotto i 1500 metri non possono aver futuro», avevano detto gli ambientalisti.

«Siamo tutti consapevoli degli effetti dei cambiamenti climatici – si legge nella nota di replica – non a caso gli amministratori e gli imprenditori dei Comuni interessati insieme alla struttura commissariale, hanno indirizzato le risorse del fondo complementare Pnrr per efficientare gli impianti da un punto di vista energetico, migliorarne la sicurezza e, soprattutto, per metterli al servizio di una fruizione del territorio consapevole per tutti i mesi dell’anno. Gran parte dei nuovi investimenti sia pubblici che privati sono pensati per realizzare progetti rivolti alle stazioni appenniniche del futuro, sollevandole dalla dipendenza delle precipitazioni nevose, per farne una infrastruttura del territorio pensata per essere utilizzata tutto l’anno per escursioni a piedi o in bici, o anche solo per godere del paesaggio e della meravigliosa natura delle montagne marchigiane e dei Monti Gemelli. La Regione e il commissario per la ricostruzione Castelli in intesa con il presidente Acquaroli e i comuni rappresentati dall’Anci, hanno previsto nel loro programma risorse senza precedenti per cammini, sentieri e rifugi per il turismo lento».

«Sostenere che in appennino sotto i 1500 metri non nevica, non corrisponde alla verità – continuano i gestori degli impianti – ciclicamente infatti è sempre successo che negli ultimi 30 anni siano capitare stagioni come quella di quest’anno con scarso innevamento (in media 1 ogni 4-5 anni). Al contrario di quanto sostenuto in maniera strumentale dalle associazioni ambientaliste, investire sui nuovi impianti per la neve programmata è di fondamentale importanza; va precisato che i progetti d’innevamento delle stazioni marchigiane sono concepiti ad integrazione alla neve naturale, garantendo così un prolungamento e una continuità della stagione stessa. L’intenzione della Regione delle politiche locali va nella direzione opposta di fare dell’Appennino centrale un laboratorio per contrastare le crisi climatiche e demografiche, dove gli impianti di risalita aperti tutto l’anno sono il motore economico e turistico di tutto l’entroterra regionale e il tramite per l’interscambio dei flussi turistici tra mare e montagna, esaltando questa peculiarità e attrattiva che poche regioni in Italia come le Marche possono vantare; attraverso la creazione delle condizioni per rendere questi luoghi attraenti e produttivi per viverli e lavorarci in armonia con la natura».

«Un milione per le mancate nevicate dopo continui finanziamenti dalla Regione per impianti che non possono sopravvivere»



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X