Mister Sante Alfonsi
di Andrea Cesca
Si va verso il tutto esaurito al Polisportivo di Civitanova, sono quasi quattromila i biglietti venduti (aspettando dati ufficiali) per la partita fra Civitanovese e Jesina in programma domani (fischio di inizio ore 16,30) valida per la 30esima e ultima giornata del campionato di Eccellenza. L’entusiasmo è alle stelle fra i tifosi rossoblu, la squadra di Sante Alfonsi è vicinissima al traguardo, in caso di vittoria la promozione in Serie D sarebbe matematica indipendentemente dai risultati degli altri campi; potrebbe bastare anche un pareggio o addirittura la sconfitta, a patto che il Montefano non vinca ad Urbania.
I giocatori della Civitanovese in festa dopo la vittoria di domenica scorsa contro il Monturano
Mai la Civitanovese nel corso dei suoi 105 anni di vita ha effettuato il doppio salto, due campionati vinti consecutivamente, l’appuntamento con la storia si avvicina. Due settimane fa alla vigilia dello scontro al vertice con il Montefano Sante Alfonsi aveva preferito saltare l’allenamento del sabato mattino. «Vedevo la tensione, non ho voluto fare la rifinitura, ho offerto la colazione ai ragazzi». Questa mattina come è andata? «Oggi abbiamo fatto allenamento – replica mister Alfonsi – Questa è una partita dove tutti dobbiamo stare svegli, attenti, sappiamo l’importanza della posta in palio ma è sempre una partita di calcio, ultimamente abbiamo dimostrato che stiamo bene, dobbiamo continuare su questa strada senza pensare a quello che sarà dopo. Avremo tutto il tempo di pensarci, l’ho detto ai miei ragazzi, adesso concentriamoci sulla partita».
Un mese e mezzo fa, quando la corsa per la vittoria finale era un discorso chiuso fra Civitanovese, Montefano e Chiesanuova dicesti: sarà decisiva la partita con il Montefano, ma il campionato si deciderà all’ultima giornata. Si è avverato quello che ha detto. «Non sono stato bravo io, era chiaro a tutti che potesse finire così. Noi abbiamo fatto bene con il Montefano e in trasferta con il Monturano Campiglione. Adesso c’è l’ultima partita, sia noi che il Montefano abbiamo due partite complicate, la Civitanovese ha il coltello dalla parte del manico, se vinciamo la nostra non dobbiamo pensare agli altri».
Una città intera farà il tifo per la Civitanovese, vi sentite questa pressione addosso? «E’ una pressione bella, positiva. Vai allo stadio e trovi gente a vedere l’allenamento, gente che ti aspetta fuori e ti incoraggia. Domani ne saranno tanti sugli spalti. Tutto questo ci deve dare carica, orgoglio, onore ma allo stesso tempo tranquillità. Il percorso che abbiamo fatto è stato impensabile, adesso lo dobbiamo chiudere in bellezza con la partita di domani, ma senza paura».
All’andata al “Pacifico Carotti” la Jesina vinse, l’operato dell’arbitro fu molto discutibile. C’è il desiderio di vendicare quella sconfitta? «La partita si era un pò accesa nel finale per il nervosismo, l’arbitro ha un po’ condizionato la gara, ha espulso anche due giocatori della Jesina. Domani non dobbiamo pensare all’andata, non dobbiamo vendicare niente, sappiamo che è una sfida importante perché ci giochiamo la stagione, il campionato. Deve essere una bella giornata di sport».
Capitan Michele Paolucci rientrerà dopo il lungo stop
La Civitanovese sarà al completo? «Sono tutti disponibili, abbiamo recuperato anche Michele Paolucci (leggi l’articolo) che ringraziamo per tutto quello che ha fatto per noi in questo periodo che è stato assente. Sono stati tre mesi duri per lui e per noi. Non è potuto scendere in campo ma non ci ha mai fatto mancare la sua vicinanza, il suo incoraggiamento, è stato veramente un eroe: si era prefissato questa data il 28 aprile di essere almeno a disposizione e domani sarà dei nostri. Siamo molto felici di portarlo con noi. E’ una partita troppo importante per la Civitanovese, Michele ama la città e la squadra, non poteva assolutamente mancare in questa partita».
La Civitanovese è stata quasi sempre in testa alla classifica, nonostante fosse una matricola. «Nessuno sperava di essere qui a questo punto, quando sono arrivato a Civitanova ho visto subito che c’era una buona squadra e si poteva fare bene. Che avessimo fatto tutto quello che abbiamo fatto non ci pensavo io e nemmeno il più grande tifoso della Civitanovese. La cosa positiva è che abbiamo riportato entusiasmo in una città dove il calcio era stato un attimino accantonato, domani si parla di stadio tutto esaurito, di quattro-cinquemila persone sugli spalti, per noi è un grandissimo onore, ci fa immensamente piacere. Speriamo di regalare una grande gioia ai tifosi insieme a noi».
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