di Mauro Giustozzi
Lo scudetto è di Trento che vince nettamente la finalissima (in tre set: 25-20, 25-20, 25-19) e festeggia il suo quinto tricolore, ma applausi ad una Lube che è arrivata fino in fondo e, alla vigilia del campionato, probabilmente nessuno avrebbe scommesso su questo risultato vista la rivoluzione nell’organico.
In gara 5 l’Itas fa valere il fattore campo mentre i biancorossi non riescono nell’impresa corsara come era accaduto qualche anno fa a Perugia. Il servizio ed il muro dei dolomitici ha fatto male ad una Civitanova discontinua, poco lucida dai nove metri e che ha sofferto molto in ricezione, mostrando poca efficacia in contrattacco. Oltre all’highlander Kaziyski nelle file dell’Itas in spolvero Lavia, Michieletto e D’heer quest’ultimo la vera sorpresa dei playoff trentini.
Stagione che si chiude senza trofei per la squadra di Blengini che però si assicura la partecipazione alla prossima edizione della Champions League ed alla Supercoppa italiana. Un pizzico di tricolore resta comunque nelle Marche, visto che Angelo Lorenzetti il condottiero dei trentini è fanese. Per lui un successo che ha il sapore dell’addio visto che l’anno prossimo allenerà Perugia.
Sbertoli mette giù l’ultima palla, quella dello scudetto, quello che fa trionfare l’Itas Trentino che dopo tanti anni torna in vetta al campionato italiano. Un successo meritato quello dei dolomitici al cospetto di una Lube che non si è espressa come in gara 4 che aveva consentito che aveva consentito di pareggiare la serie, che ha avuto poco da Bottolo sostituito anche da Gottardo nel terzo set, ed è andata a corrente alternata con Nikolov e Yant, peccando però troppo in ricezione ed essendo poco efficace al servizio. Bene l’Itas ma resta il rammarico di non aver visto stasera giocare ai suoi massimi livelli la squadra del patron Giulianelli che comunque ha rimesso in sesto un’annata che fino ad un mese fa sembrava destinata a terminare molto prima di gara 5 della finale scudetto.
Entrambe le squadre affrontano la loro nona finale nella massima serie nazionale. I biancorossi inseguono il quarto tricolore consecutivo, l’ottavo della loro storia, mentre i gialloblù sognano di alzare la coppa dello scudetto dopo un digiuno che va avanti dal 2014/15, torneo valso il loro quarto stendardo per il trono nazionale. Sei i precedenti in questa stagione tra campionato e playoff con un assoluto equilibrio fatto di tre vittorie a testa: chi si aggiudicherà il quarto successo metterà le mani anche sul tricolore. Il maltempo e le inondazioni che hanno colpito l’Emilia Romagna hanno bloccato il grosso dei tifosi marchigiani in pullman che non sono riusciti a raggiungere Trento per assistere alla partita: chi è andato in auto è comunque presente dentro al palas al fischio d’inizio.
Blengini conferma il sestetto con il tridente offensivo che vede Bottolo al posto dell’infortunato Zaytsev al seguito comunque dei compagni mentre Lorenzetti schiera D’heer per l’indisponibile centrale Lisinac. Presente alla sfida anche il ct azzurro ed ex Lube Fefè De Giorgi in ritiro con la Nazionale nella vicina Cavalese e il presidente nazionale Fipav Giuseppe Manfredi e quello della Lega Massimo Righi. Parte forte l’Itas che mostra subito le armi che le faranno vincere il set: muro (5 blocchi vincenti) e servizio. Civitanova fatica invece dai nove metri, così i padroni di casa scappano sul 10-6. Con un Lavia in grande spolvero che maschera un Michieletto in difficoltà. Biancorossi che però non si disuniscono e grazie a De Cecco e Yant risalgono la corrente e quando arriva l’errore di Michieletto ecco confezionato il 19-19. Lube che nel momento di sprintare si inchioda. Incassa un break pesante nel segno di Lavia (8 punti e 71%) e Kaziyski che vanno a conquistarsi ben quattro palle set: chiude l’errore di Anzani che manda avanti nel punteggio l’Itas.
Nel secondo set reazione Civitanova nella mani di Anzani e Nikolov che fissano il 4-8 primo vantaggio della partita marchigiano. Parziale nel quale però Trento ritrova il miglior Michieletto ed uno stupefacente D’heer di questi playoff: sono loro a firmare la risalita trentina ed anche il sorpasso firmato dall’ace del centrale belga (19-17). Lube che soffre in ricezione ed è poco incisiva al svizio. E così, come accaduto nel set precedente, il finale vede la squadra di Lorenzetti sprintare con l’ex Podrascanin che firma il 24-20 prima che il muro di Sbertoli faccia esplodere la Blm Arena per il punto del 2-0.
Nel terzo ci si attende la riscossa di Civitanova che invece latita e precipita sotto 14-10. Dentro Garcia per Nikolov, Blengini si gioca il tutto per tutto ma l’inerzia della sfida è oramai nella metà campo di Trento che affonda gli ultimi colpi prima di regalarsi l’abbraccio di una tifoseria che torna a festeggiare dopo tanti secondi posti e troppe delusioni.
Il tabellino:
TRENTO – CIVITANOVA 3-0 (25-20, 25-20, 25-19)
ITAS TRENTINO: Sbertoli, Lavia 11, D’heer 4, Kaziyski 13, Michieletto 17, Podrascanin 7; Laurenzano (L), Nelli 1, Dzavoronok. NE.: Pace (L), Cavuto, Berger, Depalma, Lisinac. All. Lorenzetti.
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Chinenyeze 6, De Cecco 1, Yant 11, Anzani 5, Nikolov 12, Bottolo 7; Balaso (L), D’Amico, Gottardo, Garcia 1. NE.: Diamantini, Sottile, Ambrose (L). All. Blengini.
ARBITRI: Puecher e Florian.
NOTE: spettatori 4000, incasso di 86.760 euro. Durata set: 33’, 24’, 27’ totale 84’. Trento: battute sbagliate 12, vincenti 9, muri 10, errori 16. Civitanova: bs. 12, v. 1, m. 6, e. 19.
(foto Caterina Zattarin)
Fabio Giulianelli vuole il 4° scudetto di fila «Trento ha gli alberi, la Lube è un bosco»
(Clicca qui per ascoltare la notizia in podcast)
Brava Trento, Lube inesistente e mal messa da un tecnico in palla
GRAZIE MILLE X L'EMOZIONE CHE CI AVETE REGALATO SIETE STATI GRANDI RAGAZZI SEMPRE FORZAAAA LUBE Volley
Grande Angelo Lorenzetti !!!
Bravissimi!!! Va bene così
Essere secondi a Desenzano sul Garda fa più male.
Bravi comunque
La mia terza
Speriamo la prossima! Bravissimi
Sono le regole sbagliate nel volley. I play off non dovrebbero esserci. Il campionato è stato falsato dai play off: la squadra che meritava lo scudetto, era Perugia, perché realmente più forte delle altri. La Lube quest'anno era scarsa: non doveva arrivare in finale. Peccato. Speriamo che venga rinforzata, ma soprattutto, che scompaiano i play off: o classifica oppure ad eliminazione diretta. Entrambi non hanno senso
Sarà stata lacqua piovana che entrava dal tetto?
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Ci si può perdere nei boschi di Civitanova
Sono stati veramente troppo forti, complimenti ai neo campioni D’ITALIA.
Dopo la grande amarezza per l’esito dell’incontro, una considerazione mi viene da fare ora come dopo i precedenti scontri finiti per fortuna bene alla quinta partita: non sarà il caso di cercare di evitare di arrivare alla quinta parita che ha il gran vantaggio di dare un grande sollievo alle casse societarie ma l’enorme rischio dello scontro senza appello ? Senza contare il dispendio fisico al termine di un campionato molto impegnativo.Magari provarci e non pianificare a priori la quinta partita !
il treno della pallavolo Civitanova si è fermato in mezzo al bosco di Trento,purtroppo la LUBE è rimasta a Treia ferma altrimenti il treno ritornava vincitore…
Quest’estate aspettiamo i trentini, nel mare di citanooo’.