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Reddito cittadinanza, tanti casi dal Gup:
da chi aveva vincite al gioco
ai permessi di soggiorno brevi

OTTO i procedimenti oggi in tribunale. Un 69enne è stato prosciolto: le perdite al gioco erano state superiori alle vincite. Stesso problema anche per un civitanovese, la cui udienza è stata rinviata per ulteriori approfondimenti. Rinviate a giudizio due persone che aveva percepito il contributo ma non ne avevano diritto in quanto è necessario un permesso di soggiorno di lungo periodo

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Il tribunale di Macerata

 

di Gianluca Ginella

Reddito di cittadinanza, nei guai per le vincite al gioco, ma le perdite sono state superiori: prosciolto. Nei guai era finito un 69enne di Civitanova che era imputato davanti al gup del tribunale di Macerata perché avrebbe ottenuto 14mila euro di Reddito di cittadinanza ma, dagli accertamenti svolti dalla Guardia di finanza, aveva ottenuto vincite al gioco per 41mila euro nel 2018, 54mila euro nel 2019 e 13mila euro nel 2020.

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L’avvocato Diego Perrone

«In realtà non si è tenuto conto di quanto aveva speso per le vincite – dice l’avvocato Diego Perrone, che assiste il 69enne -. Quello che pagava per il gioco è sempre stato più di quello che guadagnava». Il gup Giovanni Manzoni aveva disposto un ulteriore accertamento su questo e oggi ha deciso di dichiarare il non luogo a procedere durante l’udienza preliminare che si è svolta questa mattina. Dagli «accertamenti della Finanza è venuto fuori che aveva una carta gioco online e facendo delle verifiche avevano scoperto le vincite, che però sono inferiori a quando aveva speso e perso giocando – continua Perrone -. In realtà quando si fa la richiesta per il reddito non viene chiesto se si possieda una carta gioco. C’è solo scritto se si hanno redditi diversi» dice l’avvocato Perrone. Sono stati parecchi gli accertamenti in provincia sul reddito di cittadinanza e oggi erano ben 8 i procedimenti davanti al Gup. Uno di questi è simile al caso del 69enne. Pure questo imputato civitanovese, anche lui aveva ottenuto il reddito di cittadinanza per 3.600 euro ed erano state trovate delle vincite al gioco. Su richiesta della difesa (l’uomo è assistito dagli avvocati Paolo Sfrappini e Carlo Bartolini) il giudice ha disposto ulteriori accertamenti per avere un raffronto tra vincite e soldi investiti al gioco, perdite. L’udienza è stata rinviata

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L’avvocato Emanuele Senesi

Rinvio a giudio per una donna albanese che vive a Castelraimondo e che aveva percepito circa 10mila euro dal 2019. Nel suo caso il problema è stato che aveva un permesso di soggiorno temporaneo mentre per ottenere il contributo serve che il permesso sia a lungo termine. «Alle Poste le hanno chiesto il permesso di soggiorno e poi le è arrivato il messaggio che era tutto ok. Non le hanno specificato che non andava bene quello temporaneo» spiega il legale della donna, l’avvocato Sabrina Serfaustini. Discorso simile anche per un’altra donna albanese, 58enne, residente a Macerata, che aveva ottenuto il reddito ma aveva il permesso di soggiorno legato a motivi famigliari e non di lungo periodo. La donna aveva percepito 600 euro tra marzo e luglio 2020. È stata anche lei rinviata a giudizio. È assistita dall’avvocato Emanuele Senesi.



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