Gigliola Bordoni (vice sindaco Monte San Giusto)
di Giulia Sancricca
Cinque milioni di euro da dividere tra Porto Recanati e Monte San Giusto per un progetto di rigenerazione urbana. A permettere ai due Comuni di collaborare per attingere ai fondi del bando apposito è stato un unico comune denominatore: l’elevato indice di vulnerabilità sociale. È questo l’elemento che le amministrazioni, con i due progetti presentati, vogliono cambiare e migliorare. Per quanto riguarda Porto Recanati, ente capofila del progetto, in base al numero di abitanti potrebbe avere a disposizione due milioni 640mila euro. «Pensando alla rigenerazione urbana e alle zone con maggiore degrado – dice l’assessore ai Lavori pubblici della città rivierasca, Lorenzo Riccetti – abbiamo pensato alla zona sud del paese che interessa il quartiere di Santa Maria in Potenza e l’Hotel House. La percezione è che quell’area sia andata un po’ per conto suo rispetto al resto del paese. Nell’elaborazione del progetto abbiamo quindi cercato di ricucire questa frattura, intervenendo su tre macro aree, con l’obiettivo di restituire gli spazi urbani alla comunità e combattere il degrado attraverso lo sport».
È nata così l’idea di un anello ciclopedonale che unisca l’area sportiva denominata Sovrano Ordine di Malta (nella quale sarà realizzata una pista di atletica a otto corsie), la zona della Pineta Volpini, in cui è previsto un intervento di rigenerazione ambientale, piazzale Europa e l’Hotel House. «È una sorta di quadrilatero – dice Riccetti – in cui, attraverso una mobilità dolce, vengono ripensati gli ambienti». Il file rouge dell’intero progetto che punta ad ottenere l’approvazione per i fondi del bando è «la rigenerazione che passa attraverso la riconquista di spazi esistenti. Non puntiamo sui volumi come fatto finora per Porto Recanati, ma su spazi che già esistono. Questo, per noi, rappresenta il vero cambiamento».
A Monte San Giusto, invece, spetterebbero circa due milioni 400mila euro che saranno impiegati in diverse zone della città, come spiega il vice sindaco Gigliola Bordoni. «L’idea – dice – in alcune parti è molto simile a quella di Porto Recanati. Noi pensiamo di realizzare quattro interventi. Il primo è relativo all’adeguamento normativo dell’impianto audio-video, elettrico e antincendio del cineteatro Durastante, inserito nel palazzo dei Priori, per un importo di circa 600mila euro. Con circa 300mila euro, poi, vorremmo costruire un nuovo edificio polifunzionale a servizio del parco “Alpi-Hrovatin”, per attività di lettura, studio, conferenze e attività ludico-didattiche. Sarebbe un luogo importante anche per la posizione vicina all’attuale scuola media e in prossimità di quello che sarà il nuovo polo scolastico da sviluppare nei prossimi anni».
«Il terzo intervento riguarda una pista ciclabile a servizio dell’intera frazione di Villa San Filippo, per circa 640mila euro. Il quarto cantiere, infine, sarebbe un’altra pista ciclabile, ma in questo caso a servizio della zona alta del paese, che partirà dalla zona del Roccolo e farà da collegamento con il nuovo parco “Alpi-Hrovatin”. Inoltre – precisa – ci sarà una revitalizzazione dell’attuale zona del Roccolo, insieme alla riqualificazione della pista di pattinaggio con annesso chiosco per circa 817mila euro». Gigliola Bordoni sottolinea l’importanza di poter attingere ai fondi per opere che «per un Comune piccolo come il nostro, se avessero avuto bisogno di fondi comunali, sarebbero rimaste dei sogni nel cassetto. È sicuramente una grandissima opportunità che vorremmo cogliere – confida – perché l’importo del bando è molto alto. Ringraziamo il Comune di Porto Recanati per la collaborazione – conclude – perché, essendo loro il Comune capofila, hanno un impegno aggiuntivo e speriamo, insieme, di poter portare a casa questo bel risultato».
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