di Laura Boccanera (foto-video Federico De Marco)
«Senza quel gol al 75esimo non sarei Schillaci e non ci sarebbe tutto questo entusiasmo attorno a me». Così Salvatore Schillaci, per tutti Totò, a Civitanova per la presentazione del libro dell’amico Moreno Torricelli ricorda quell’Italia Austria del 1990, partita del suo debutto in Nazionale.
Totò Schillaci a Civitanova in visita alla mostra dedicata ai 100 anni della Nazionale
E per casualità e forse destino proprio domani la Nazionale di Mancini incontrerà, come 31 anni fa l’Austria negli ottavi di finale di Euro 2020. Una coincidenza che potrebbe portare fortuna agli azzurri. E l’atmosfera delle notti magiche è stata rivissuta oggi pomeriggio quando i due ex calciatori hanno fatto tappa alla mostra allestita al Lido Cluana dedicata ai 100 anni della Nazionale. Schillaci non ha mancato di riprendere divertito gli accessori, le divise, le magliette, le scarpe che compongono l’esposizione civitanovese e al termine del tour ha firmato il pallone proprio di Italia ’90. Inevitabile parlare proprio di quella partita di debutto: «Ricordo molto bene quella partita – racconta Schillaci – nel primo tempo c’erano state tante occasioni sfumate, una porta stregata, si chiuse 0-0. Nel secondo tempo attaccavamo, ma il gol non arrivava, poi sono entrato al 75esimo e grazie a Vialli che mi servì un bel cross, segnai. Senza quel gol, tutto questo entusiasmo attorno a me non sarebbe mai esistito, iniziarono così le Notti magiche».
Giuseppe Reschini, organizzatore della mostra assieme al sindaco Fabrizio Ciarapica, Moreno Torricelli e Totò Schillaci
E questa squadra di giovani azzurri piace all’ex calciatore: «E’ un gruppo affiatato – dice – corrono, hanno un bel gioco al centrocampo, e c’è la sana competizione di voler fare bene». L’occasione della visita è stata fornita dalla presentazione del libro scritto da Moreno Torricelli “La mia prima volta in campo con la Juventus“, storie di sport e di calcio. E fra i tanti volti incrociati e presenti nel testo uno riguarda anche il marchigiano Neri Marcorè juventino doc: «L’ho incrociato la prima volta allo stadio, un ragazzo fantastico, prima che un attore. Nel libro racconto i personaggi incrociati nella mia carriera». E così dopo il falegname e il calciatore, che sia la scrittura la terza vita di Torricelli? «No, macché – si schernisce – però mi faceva piacere lasciare una testimonianza a queste nuove generazioni di giocatori della mia carriera irrituale e di come è iniziata».
Schillaci firma il pallone di Italia ’90
Moreno Torricelli
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