di Laura Boccanera
Minacciato, rapinato e aggredito al casello dopo l’incidente. Vittima un uomo di 58 anni residente a Porto Recanati. La mattina del 13 agosto si trovava al casello di Ancona sud-Osimo quando la sua auto si è scontrata lievemente con un camion all’ingresso della corsia Telepass. Un piccolo incidente che però ha avuto un esito imprevedibile e che è finito con 10 giorni di prognosi a causa delle botte subite. Lo racconta la vittima che ancora fatica a riprendersi da quello choc: «Ci siamo scontrati per una questione di precedenza e siamo scesi per una constatazione del sinistro, ma il camionista, con un accento del sud, ha iniziato a dare di matto, mi ha insultato e minacciato dicendo: “ti spacco la faccia”. L’ho invitato a mantenere la calma, lui ha iniziato a spintonarmi. Ho chiesto aiuto a tre ragazzi che forse sottovalutando la cosa mi hanno consigliato di risalire in auto e andarmene. Ma lui non me lo ha permesso, mi ha dato un ceffone e poi voleva dei soldi per il presunto danno subito dal veicolo. Voleva 50 euro. A quel punto gli ho aperto il portafogli per mostrargli che avevo con me solo 20 euro e si è preso quelli e mi ha mollato un altro ceffone in faccia». Il portorecanatese avrebbe anche cercato di chiamare la polizia, ma l’automobilista gli avrebbe fatto cadere il cellulare e una volta presi i soldi se n’è andato. L’uomo dolorante ha chiamato il 112 e ha appuntato la targa del veicolo. Poi è stato soccorso e condotto in ospedale. Ha riportato una prognosi di 10 giorni per le ecchimosi e i lividi all’occhio. Le indagini sono in corso. L’automobilista rischia una denuncia per lesioni, rapina e minacce.
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Anni fa si verificavano frequentemente episodi del genere sul GRA di Roma. I conducenti di autocarri provocavano volutamente dei piccoli incidenti, rapinando poi gli automobilisti scesi per la costatazione del sinistro.
Evidentemente la truffa è stata “esportata” nelle Marche, al pari di quella, famosa, dello specchietto: un motociclista urta lo specchietto esterno della macchina, preferibilmente ferma ad un semaforo, e quando l’automobilista tenta di rimetterlo al suo posto, passa una seconda moto con due occupanti, che gli scippano l’orologio. Molto frequente a Napoli.