Contrasto sul pagamento di un’auto
all’origine dello sparo:
indagini depistate dai testimoni

CIVITANOVA - Dario Abruzzese, barista che lavora a Falerone, è finito in manette per tentato omicidio. Cinque le persone denunciate per favoreggiamento, tra queste anche la vittima che in un primo momento non avrebbe collaborato con la polizia. Qualcuno ha anche cancellato il sangue che si trovava nell'ufficio dove è stato esploso il colpo, partito da un'arma con matricola abrasa

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L’arresto di Abruzzese

 

di Gianluca Ginella

Il pagamento di un’auto e un disaccordo sul prezzo: ci sarebbe questo dietro al ferimento di Michele Sassano, 51 anni, raggiunto da un colpo di pistola al ginocchio. A esploderlo Dario Abruzzese, 40enne campano, barista che vive e lavora a Falerone. Complicato per la polizia (le indagini sono state svolte dalla Squadra mobile di Macerata e dal commissariato di Civitanova) ricostruire quello che era accaduto la sera di giovedì dopo che Sassano si era presentato al pronto soccorso di Civitanova con una ferita alla gamba. Difficile perché gli agenti comandati dal commissario capo Maria Raffaella Abbate (a capo della Mobile) e da Lorenzo Sabatucci (che dirige il commissariato) sono stati ostacolati nelle indagini.

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Le ricerche del bossolo

La stessa vittima (poi denunciata per favoreggiamento) in un primo momento non avrebbe collaborato con gli inquirenti. Non solo, altre quattro persone, tutte denunciate per favoreggiamento, sapevano cosa era accaduto perché presenti nello stesso locale commerciale dove si trova l’ufficio in cui Abruzzese ha sparato a Sassano, ma alla polizia hanno riferito versioni poi risultate non veritiere. Dalle indagini è emerso che i quattro si erano accordati per dare una versione, all’inizio dicendo che Sassano si era fermato per chiedere aiuto, per poi spostare il luogo in cui era avvenuto lo sparo in un altro punto. Non solo, i quattro avrebbero anche cancellato conversazioni e telefonate fatte tra loro in precedenza per accordarsi su quanto c’era da riferire agli inquirenti. La polizia ha sequestrato il telefono a tutti (che da quanto emerso non avevano partecipato all’incontro ma si trovavano nell’ufficio, intorno alle 20,30 di giovedì, per lavoro). I poliziotti alla fine hanno trovato il luogo dove Abruzzese ha esploso il colpo di pistola, sparato con un’arma calibro 765 con matricola abrasa. Si tratta di un ufficio commerciale che si trova nella zona commerciale Aurora. All’interno qualcuno aveva provato a pulire le tracce di sangue che sono poi state trovate nel corso del sopralluogo della Scientifica. Il motivo della sparo sarebbe da ricondurre all’acquisto di una utilitaria e ad un disaccordo sul prezzo. Sassano giovedì notte è stato operato all’ospedale di Torrette, ad Ancona, e poi dimesso. Abruzzese è invece stato rintracciato a Falerone e arrestato per tentato omicidio. Ora si trova in carcere a Montacuto di Ancona. E’ difeso dall’avvocato Paolo Carnevali. Lunedì la convalida al tribunale di Fermo.

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Gli spara alla gamba dopo una lite: arrestato per tentato omicidio



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