AGGIORNAMENTO DELLE 19,30 – Dopo il nubifragio di ieri continuano gli interventi dei vigili del fuoco per dare risposte alle tante richieste di soccorso. Oggi sono state un centinaio le chiamate di aiuto per rami spezzati, tegole pericolanti, alberi caduti. Operazioni che alle 19,30 di oggi erano ancora in corso. Per dare risposte a tutte le chiamate è stato anche richiamato in servizio personale. I comuni dove ci sono stati i maggiori interventi e le più numerose richieste sono stati Civitanova, Porto Recanati, Recanati, Macerata. Altri a Corridonia, Montefano, Mogliano. Le richieste di intervento sono sempre le stesse: tegole che rischiano di cadere dai tetti, rami che si sono spezzati o sono caduti o sono pericolanti e poi alberi. Tante le piante che il nubifragio che si è scatenato ieri in provincia ha fatto cadere sulle strade. Una improvvisa ondata di maltempo che si è scatenata da cominciare dalle 18,10 di ieri e che è continuata per circa un’ora a seconda delle zone. Un paio di persone sono anche rimaste ferite, a Montecassiano un albero è caduto sul titolare di un bar, che è stato portato in ospedale, mentre a Montefano un ragazzino è stato colpito dai detriti di un tetto che è stato scoperchiato. Ma tanti sono stati i danni e tante le richieste di intervento che proseguono in queste ore e proseguiranno.
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di Marco Cencioni
Il giorno dopo la bufera di pioggia e vento che ha colpito il maceratese proseguono le operazioni di messa in sicurezza delle strade, con il timore che la nuova perturbazione prevista per oggi possa peggiorare i danni.
L’allerta “gialla” resta fino alle 24 odierne, secondo quanto previsto dal bollettino della Protezione civile regionale che sta monitorando la situazione nelle Marche. L’evoluzione meteorologica richiede un costante attenzione per seguire l’andamento dei fenomeni temporaleschi, anche a carattere intenso. Ben 500 le richieste di intervento arrivate ai vigili del fuoco in tutta la Regione, di cui 300 ancora da ultimare. Le strade provinciali più colpite sono quelle che interessano i Comuni di Porto Recanati, Potenza Picena, Appignano, Recanati, Monte San Giusto, Corridonia, Mogliano, Petriolo, Treia, Pollenza, la zona dell’Abbadia di Fiastra e Macerata. «Appena sarà conclusa la gestione dell’emergenza, inizieremo la ricognizione dei danni (pubblici e privati) necessari per valutare la richiesta della dichiarazione di stato di emergenza», dichiara David Piccinini, dirigente Servizio Protezione Civile della Regione Marche. Ecco il quadro degli interventi effettuati in alcune delle zone della provincia colpite dalla violenta ondata di maltempo.
Macerata: «Stiamo completando gli interventi in contrada Isola e sulla strada Sabbionici – dice l’assessore Narciso Ricotta – Abbiamo operato ieri lungo le mura, sulla Carrareccia, in via Tano, in via dei Velini, Borgo Compagnoni e nelle contrade Furiasse e Botonto. Dopo la tromba d’aria abbiamo svolto diverse decine di interventi per rimozione di rami e alberi e abbattimenti di piante. Alla fine la viabilità è stata ripristinata, ma siamo in allerta e pronti a intervenire di nuovo con la nostra squadra di operai e il supporto di ditte esterne».
Montecassiano: «Siamo stati impegnati fino alle 23, questa mattina gli operai del Comune e delle ditte private sono ancora in giro per liberare i parchi, la zona del cimitero e le strade dai rami spezzati – dice il sindaco Leonardo Catena – . Ci sono stati pali della luce e della linea telefonica abbattuti dagli alberi, uno di questi è venuto giù nella zona della circonvallazione del centro storico proprio qualche istante prima che passassi a bordo della mia auto – racconta il primo cittadino – La forza del vento è stata incredibile e ci ha colto di sorpresa, sono stati sradicati alberi dal grosso fusto che erano lì da decenni. Ieri sera abbiamo chiuso la corta che va a Montefano per la presenza di un albero in mezzo alla strada, grossi problemi alla viabilità si sono registrati sulla 77 tra Sant’Egidio e Villa Mattei e sulla 361 per la caduta di due alberi e di diversi rami grossi che occupavano carreggiata. In alcune frazioni è mancata la corrente, in centro storico è tornata intorno alle 22 e in altre zone la situazione dovrebbe tornare in breve alla normalità. Capisco la situazione dei concittadini che si sono trovati ad affrontare questo disagio, magari avendo in casa bambini piccoli e anziani ma questo è stato un evento straordinario. Mi sono anche sincerato delle condizioni del barista colpito ieri pomeriggio da un albero (leggi l’articolo), fortunatamente è fuori pericolo. Ora l’importante, prima della conta dei danni, è finire il lavoro di messa in sicurezza, soprattutto nelle zone di campagna».
Corridonia: «I danni sono relativamente contenuti rispetto a quanto poteva accadere – dice il sindaco Paolo Cartechini – Sono caduti alcuni coppi dai tetti del centro storico e moltissime piante soprattutto di proprietà private che sono andate a finire in zona pubblica.
A Villa Fermani è caduto un grosso ramo che ha danneggiato in modo sensibile un prefabbricato che ospitava un bar dopo il terremoto. A San Claudio, nei pressi dell’Abbazia, è caduta una grossa pianta che ha ostruito la viabilità, precludendo una delle vie d’accesso. Gli operai comunali stanno lavorando, di concerto con la polizia locale, sin dalle prime ore della mattinata. L’obiettivo è rimuovere tutti i rami dalle strade e pulire le caditoie per fare in modo che non siano d’intralcio all’acqua».
Montefano: «La situazione è piuttosto seria – dichiara l’assessore Massimo Sparapani – Ci sono danni ad immobili pubblici, come al cimitero e al campo da calcio, e privati.
Si tratta essenzialmente di tetti divelti ed infissi che non hanno retto alla forza del vento. In alcune zone manca ancora l’energia elettrica e si sta procedendo al ripristino. Fortunatamente non si registrano danni gravi alle persone ma solo lievi infortuni. Il problema principale resta quello della rimozione degli alberi caduti per la forza del vento e ci vorranno diversi giorni per tornare alla normalità sperando che non si siano altri eventi di forte entità».
Cingoli: Una pianta caduta in località Sparaceto, intervenuta la Protezione civile per la rimozione. Pino inclinato sopra una casa a Villa Strada, intervento vigili del fuoco. Rimozione rami in diverse strade del centro e delle frazioni dove si sono registrati brevi black out.
San Severino: Alberi e rami sulle strade, gli interventi a San Severino (leggi l’articolo)
Treia: «In sede di interventi di ricognizione del territorio sono state evidenziate molte criticità in praticamente tutto il territorio – dice il sindaco facente funzione David Buschittari – . Sono principalmente legate a pali di sostegno della pubblica illuminazione e corpi segnaletici divelti per il forte vento e diverse alberi caduti rovinosamente sulla sede stradale e sui veicoli in sosta che hanno determinato impedimenti alla viabilità comunale e richiesto interventi tempestivi della polizia locale e dei volontari di protezione civile attivati immediatamente per la gestione dell’emergenza».
Appignano: «Dopo la tromba d’aria ci siamo attivati con il comando della polizia locale e voglio ringraziare in maniera particolare gli operai comunali che si sono adoperati per le operazioni di ripristino della viabilità anche se erano fuori servizio – sottolinea il sindaco Mariano Calamita -. Sono stati diversi gli interventi, molte le zone in cui è stato necessario operare per far fronte ad alberi o rami che ostruivano il passaggio sulle strade. All’interno della scuola media è caduto un albero che è finito in via Carducci, stesso discorso sulla provinciale che collega Forano ad Appignano. In questo caso è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco, intervenuti anche in frazione Verdefiore. Una situazione critica c’è stata in via Roma, dove alcuni rami sono caduti sulle auto in sosta, mentre altri sono finiti sulle strade di via Carreggiano e via Renacci, impedendo la viabilità. Questa mattina, vista l’allerta meteo che proseguirà fino alla mezzanotte, abbiamo aperto il centro operativo comunale della protezione civile».
Castelraimondo: La bufera di vento, pioggia e grandine di ieri, ha piegato il pennone con la bandiera bianca ed azzurra, simbolo di Castelraimondo, che si trova a 37 metri di altezza, sopra la torre del Cassero, simbolo del paese, con i colori che rappresentano il municipio. La zona è stata investita da raffiche di vento ad oltre 80 km orari e sono intervenuti con tre mezzi, gli operai comunali ed i volontari della Protezione civile, coordinati dall’assessore alla Protezione civile Roberto Pupilli, per ripristinare la viabilità in alcune strade delle frazioni, dove sono caduti grossi rami di alberi. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Camerino in pieno centro, dove si è spezzato in due un grosso pino. Per rimuoverlo sono stati necessarie oltre tre ore di lavoro, fino alle 21,30. Il vento ha spostato numerosi cassonetti e divelto alcune insegne, danneggiando anche diversi lampioni della pubblica illuminazione.
Belforte: Danni causati dal maltempo al cimitero, rami sulle strade e interventi portati a termine dal gruppo comunale di protezione civile nella giornata di oggi. Rimosse due pianta cadute, una scendendo da Belforte alto, l’altra in zona Fornaci.
Civitanova, rami caduti e strade in tilt Volano via i New jersey della rotatoria (FOTO)
Bufera sul Maceratese, vento fortissimo e pioggia: piante e rami caduti (foto/video)
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