Macerata nella top ten delle dieci città italiane con i migliori risultati per sostenibilità secondo FoodInsider l’osservatorio sulle mense scolastiche italiane che ogni anno valuta le mense e che quest’anno ha dedicato il quarto Rating dei menu scolastici alla sostenibilità green. Macerata si aggiudica il settimo posto tra 52 città italiane prese in esame per la qualità e la sostenibilità delle mense scolastiche, seconda nelle Marche. L’indagine è stata presentata il 13 giugno alla Camera dei Deputati e sarà inserita nel libro “Mangiare a scuola, la rivoluzione del pasto sostenibile che cambierà il mondo” che sarà pubblicato a settembre.
«Siamo molto orgogliosi di un altro riconoscimento di eccellenza delle nostre MenseVerdiBio. – afferma l’assessore alle scuole e vicesindaco del Comune di Macerata Stefania Monteverde. – In questi anni abbiamo molto lavorato insieme ai comitati dei genitori e agli uffici comunali sui temi della sostenibilità, della filiera corta, del biologico con scelte che premiano nei bandi le aziende green, il bio, la qualità, l’ambiente ma anche con la formazione di una cultura ambientalista più attenta al rispetto di questo pianeta. Non a caso ci chiamiamo Mense Bio ma anche Verdi!»
Analizzando nel dettaglio il rating, Macerata è tra le città dell’eccellenza per il biologico con oltre il 70% di prodotti bio utilizzati a scuola insieme a Rimini, Perugia, Bologna, Firenze, Pisa, Bari, Lecce. Altra caratteristica di qualità per Macerata è la filiera di prossimità, valore aggiunto della refezione scolastica, in particolare con Pappa fish, citato come l’esempio di progetto meglio riuscito che ha insegnato ai bambini, notoriamente ostili al pesce, a consumare i prodotti ittici del proprio mare, sviluppando l’economia del territorio e la cultura del buon cibo locale. Ma la peculiarità delle mense scolastiche del Comune di Macerata è quella di avvalersi di propri cuochi, tutti dipendenti del Comune con il risultato di garantire un maggior controllo su ciò che entra in cucina e quindi sulla qualità dei pasti.
«È un riconoscimento che ci riempie di soddisfazione. Macerata si conferma una città a misura di bambini attenta alla crescita e all’ambiente. Questa amministrazione investe molte risorse pubbliche, ma sono scelte che permettono un servizio pubblico di qualità che sa offrire alle famiglie la sicurezza e l’impegno per lo sviluppo sostenibile. Questi non sono costi, ma investimenti sul futuro di tutti!» sottolinea il sindaco Romano Carancini.
L’analisi fatta da Foodinsider sui 550mila pasti giornalieri serviti nelle scuole campione, quest’anno si è rivolta alla valutazione della sostenibilità del pasto servito a scuola e restituisce la fotografia di una realtà italiana disomogenea. “A fronte dell’emergenza dei cambiamenti climatici in atto – spiega Claudia Paltrinieri di Foodinsider – anche la mensa scolastica, e con essa tutta la ristorazione collettiva, può e deve fare la sua parte. Il modo con cui i bambini mangiano a scuola può aumentare o ridurre quel 25% di emissioni di gas serra di cui è responsabile il sistema alimentare».
L’obiettivo dell’indagine è quello di mappare la realtà delle mense scolastiche e di registrarne l’evoluzione nel tempo, identificare e diffondere le best practice e con esse i driver del pasto sostenibile. La convinzione è che da questi dati si possa maturare una maggiore consapevolezza sul valore del cibo e il suo impatto sull’ambiente e innescare un processo virtuoso di cambiamento verso uno stile alimentare più responsabile”.
L’indagine di Foodinsider rileva che la mensa migliore si trova in quelle regioni dove si è sviluppata una cultura legata all’alimentazione buona e sana e dove l’amministrazione è disposta a spendere per perseguire questo obiettivo. Investire in una mensa di qualità buona, sana e sostenibile ha un ritorno nello sviluppo socio-economico del territorio e alimenta il consenso nei confronti della politica da parte dei cittadini.
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