La festa di Sandro Sborgia
di Monia Orazi
Ribaltone a Camerino, dove la rocca del Borgia è stata conquistata da Sandro Sborgia, eletto a sorpresa sindaco della città ducale, ottenendo 2.197 voti, pari al 54,69% delle preferenze, mentre l’ex primo cittadino, in corsa per il secondo mandato, si è fermato a quota 1.820 voti, pari al 45,31%. Ecco il consiglio comunale, con i consiglieri di maggioranza della lista “Ripartiamo”: Anna Ortenzi con 538 preferenze, Lucia Jajani con 401, Marco Fanelli con 316, Stefano Sfascia con 264, Riccardo Pennesi con 238, Giovanna Sartori con 191, Luca Marassi con 169 e Marco Marsili con 156. Quattro i seggi assegnati alla minoranza, di diritto entra il candidato sindaco Gianluca Pasqui, gli ex assessori Antonella Nalli con 438 preferenze, Roberto Lucarelli con 352 e Stefano Falcioni con 286.
La squadra di Sborgia
Lunga la giornata per i due candidati sindaci, si è avuta la certezza di un risultato netto solo alle 16,30, quando anche l’ultimo seggio, il terzo ha terminato lo scrutinio iniziato alle due del pomeriggio. Piano piano al professionale Ercoli in via Seneca, sede degli otto seggi, sono arrivati alla spicciolata i candidati, Sborgia con la moglie Patrizia, guidando la sua Fiat 500, tra i cori e gli applausi dei consiglieri e dei sostenitori, proclamato ufficialmente sindaco alle 18,48. «Provo tanta gioia e felicità, ma anche la voglia di iniziare a lavorare subito per Camerino – sono state le prime parole da sindaco Sborgia – il mio ringraziamento va a tutta la città, alla gente che ci è stata vicina e ci ha sostenuto, ma va anche a coloro che hanno votato l’altro candidato, perché lo hanno votato con la speranza di lavorare insieme per ricostruire Camerino. Mi sono impegnato in questa avventura spinto dalla voglia di essere d’aiuto a questa terra, che mi ha accolto e fatto sentire a casa. L’obiettivo immediato è quello di mettersi a lavorare per ripartire, per far sì che tra la gente possa concretizzarsi la speranza di tornare a casa, lavorando tutti insieme. E’ bene che tutti partecipino a questo progetto di ricostruzione fisica e sociale». Una campagna elettorale molto combattuta quella appena conclusa a Camerino, anche a suon di proclami sui social, che ha avuto momenti molto aspri. «Non ho mai lavorato per i risultati elettorali ma reali e concreti per la mia comunità – ha commentato a caldo Gianluca Pasqui – gestita da me e dai miei collaboratori a cui va il mio grazie. Nel momento più difficile dal dopoguerra Camerino non ha perso nessuna istituzione e nessun servizio, sono soddisfatto del lavoro svolto, ma capisco anche la mia popolazione preoccupata e ferita che ha visto nel proprio sindaco colui che doveva fare meglio. La mia non sarà un’opposizione contro la maggioranza che si sta costruendo, ma a favore della gente e che lavorerà in base ai bisogni della comunità, mi è dispiaciuta questa mancanza di fiducia».
Sborgia conquista Camerino, battuto il sindaco uscente Pasqui
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