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Campus, donazione nel mirino:
«In due mesi trovati 4 milioni di euro
Non si capisce come sia stato possibile»

TOLENTINO - I consiglieri comunali Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti (M5s) mettono in fila le carte che documentano i rapporti tra San Giovanni Bosco Arpa Foundation e amministrazione: «Parte dei soldi sono per i campi da tennis, non è dato sapere come e perché dovrebbero destinarli a un progetto che non c'entra niente con il sisma»

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Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti

 

di Giacomo Gardini

«Per la convenzione firmata tra Giovanni Bosco Arpa Foundation e Comune i soldi vanno anche ai campi da tennis. Ma il progetto è già finanziato e non c’entra niente con il sisma. Com’è possibile?». Il Movimento 5 stelle di Tolentino mette in fila date, corrispondenza e nomi. L’obiettivo: scavare a fondo sulla donazione di 4 milioni di euro da parte della San Giovanni Bosco Arpa Foundation per il nuovo campus scolastico. Una donazione, per il M5s, che arriva da una realtà poco trasparente. Dopo aver ottenuto lo slittamento della votazione durante il Consiglio comunale di giovedì (leggi l’articolo), i consiglieri comunali Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti oggi tornano all’attacco. Presente anche il consigliere del Gruppo misto Carmelo Ceselli, che ha ribadito più volte la sua estraneità alla vicenda.

Sulla base delle ricerche compiute da Mercorelli, la ditta risulterebbe dormiente sin dal 1998, anno della sua fondazione. La riattivazione risalirebbe soltanto al marzo 2018. «Non è dato sapere come abbia fatto, nel giro di appena due mesi, a reperire ben 4 milioni di euro – afferma Mercorelli – Pur ipotizzando la possibilità di omonimia, dei quattro nomi ai vertici dell’associazione, soltanto uno, Marina Valente, non è oggetto di alcuna attenzione particolare. I restanti tre hanno avuto già a che fare con la giustizia. Giancarlo Di Mauro, firmatario della proposta, risulta legato a ben dodici ditte, di cui sette cancellate e una in liquidazione, quasi tutte nel settore delle energie rinnovabili. Il presidente Giovanni Gambarana, ex commercialista radiato dall’ordine, viene citato dalla cronaca come la mente di un giro malavitoso, responsabile di circa 500 permessi di soggiorno fasulli. Il direttore finanziario Gennaro Palma, infine, è imputato per una maxi truffa ai danni della società Cineworld di Trento». Un contesto che ha insospettito fortemente il Movimento 5 stelle di Tolentino.

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Da sinistra Martina Cicconetti, Carmelo Ceselli e Gian Mario Mercorelli

Sulla base dei dati raccolti e dello studio della convenzione stabilita, i rapporti tra il Comune e la fondazione sarebbero iniziati il 24 maggio 2018. Nelle carte quest’ultima si dichiara interessata ad assegnare un finanziamento a fondo perduto per la realizzazione di opere civiche e di edilizia scolastica, collegate alle specifiche esigenze operative post-sisma del Comune. In questa fase non viene menzionato l’ammontare della donazione. Il sindaco Pezzanesi risponde il 25 giugno ringraziando la San Giovanni Bosco Foundation per la vicinanza e la disponibilità a sostenere la ricostruzione. La risposta arriva il 3 agosto: la San Giovanni Bosco Foundation comunica di aver delegato la System SRL di Roma e lo studio Severini Associati di Tolentino alla realizzazione di uno studio di fattibilità, da allegare alla convenzione che verrà stipulata. «Tengo a sottolineare che le delibere relative a questo discorso vengono pubblicate, con ampio ritardo, il lunedì precedente al Consiglio comunale, sebbene risalgano ad agosto e novembre – continua Mercorelli –. Inoltre, nel corso del suo intervento durante il Consiglio Comunale, Pezzanesi dichiara di aver effettuato alcuni viaggi per incontrarsi con i diretti interessati e definire quindi le modalità di donazione. Possibile non ci sia accorti di una situazione quantomeno ambigua?». Il 30 novembre 2018, in Comune, il sindaco e Giancarlo Di Mauro, nel ruolo di tecnico e responsabile legale della San Giovanni Bosco Foundation, firmano la convenzione preliminare. Tuttavia, il progetto studiato dalla fondazione non riguarda soltanto gli impianti sportivi del campus, ma anche i nuovi campi da tennis da realizzare in contrada Pace. «Com’è possibile? – si chiede Mercorelli –. L’opera è già stata finanziata. Il Comune ha venduto la zona dov’erano precedentemente i campi da tennis, incassando 1 milione e mezzo da dedicare alla nuova sede. 465 mila euro sono già stati spesi per comprare la terra interessata dai lavori. Perché la San Giovanni Bosco dovrebbe dedicare 1,6 dei 4 milioni di euro in donazione alla costruzione dei campi da tennis, quando il Comune ha già a disposizione un milione di euro per questo? Ci tengo a sottolineare che i campi da tennis non c’entrano nulla né con il discorso sisma né con il discorso scuola». Le domande senza ancora una risposta sono moltissime, mentre la cittadinanza si interroga. Bisognerà aspettare il prossimo Consiglio comunale, previsto per i primi di gennaio, perché l’amministrazione faccia chiarezza.

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