La casa dopo i lavori
Ida Micozzi e Mario Lorenzetti
di Federica Nardi
“È la vita nostra quassù, il giardino, gli amici. La salute se ce l’abbiamo è anche per l’aria che respiriamo a Sarnano. Se ci levano la casa ci levano la vita. Per questo ce la siamo ricostruita noi, se aspettavamo lo Stato saremmo morti prima di poter tornare”. Ida Micozzi è di Macerata, ha 77 anni e un amore smisurato per quella seconda casa a Sarnano che lei e il marito, l’80enne Mario Lorenzetti, hanno costruito 47 anni fa in una frazione nella zona di San Liberato, al confine con San Ginesio. Seconda per modo di dire: “ci viviamo da maggio a settembre e d’inverno andiamo su ogni venerdì, sabato e domenica”, racconta Micozzi. Almeno prima del terremoto del 24 agosto. “Non è caduta giù ma si era rotta tutta dalle fondamenta al tetto. Se non fosse stato per chi ci ha sostenuto non ci saremmo decisi a ricostruirla”.
I danni dopo il 24 agosto
Dopo il sisma che un anno fa ha aperto la stagione più drammatica del territorio, scuotendo dalle fondamenta anche la loro casa di Sarnano, i coniugi maceratesi non erano sicuri di poter fare ritorno nel loro rifugio a un passo dalle montagne. Ma la forza di volontà e la vicinanza dei loro cari sono state più forti delle difficoltà e anche dell’età. “Gli operai hanno lavorato anche il sabato e la domenica e in tre mesi ce l’hanno ricostruita”, racconta la 77enne, che aggiunge: “e senza dover ringraziare lo Stato, che fino a oggi non ha fatto nulla di concreto per la ricostruzione. Nonostante la nostra età abbiamo avuto la forza e la tenacia per ricominciare. Penso che siamo una delle poche famiglie a essere rientrate nella propria abitazione qui a Sarnano e non so nemmeno se saremo rimborsati perché se passavamo dalle procedure del terremoto non avremmo mai potuto raccontare di essere rientrati in casa quest’anno”. L’invito è, per chi può, a non aspettare: “Chi ha la nostra età, se può avere l’aiuto dei figli, degli amici, anche solo morale, non può pensare di aspettare. Non c’è tempo”. I ringraziamenti dei coniugi vanno alle figlie, che hanno pagato parte dei lavori, agli amici e ai nipoti che li hanno incoraggiati a non mollare, all’ingegnere Gianluca Vallorani e al geometra Luca Tiberi che si sono occupati del progetto.
Felice per voi....
tranquilli.... nn vi lascia soli....
Ha detto bene: per chi può!!!
Meravigliosi Ida e Mario!!!!
Sono contenta per loro per carità,ma è la loro seconda casa.... Pensiamo a chi non ha piu niente!!!e ripeto niente!!tra un pò dovranno affrontare di nuovo l'inverno...se avessero tutti le loro possibilità il gioco sarebbe fatto....
Siete stati bravi ma non tutti se lo.possono permettere
Bravissimi così dovrebbe fare tutti ,,,
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…..Non mollare mai…complimenti a tutti voi..