Gianluigi Armaroli alla mostra
Grande successo a Pollenza per la mostra fotografica “MAI + Il sisma nel centro Italia tra volti e macerie”. Inserita nell’ambito della 26° esposizione di antiquariato, restauro, artigianato artistico, l’esposizione sarà visitabile fino a domani con orario 17,30-24. Un successo inaspettato per il giornalista e fotoreporter pollentino Claudio Colotti che, a partire dalla prima scossa, ha voluto documentare gli effetti devastanti del terremoto non soltanto sul patrimonio architettonico e artistico, quanto sulle persone direttamente coinvolte. Dal terremoto al nevone fino a giungere alla tragedia del Rigopiano: questo è il percorso degli eventi che viene riproposto in questa mostra. Un fotoreportage intenso e toccante che narra la tragedia del terremoto col linguaggio del ritratto; i volti immortalati da Colotti raccontano l’incredulità, il disorientamento, la sofferenza estrema di fronte ad un evento che devasta anche gli animi e non solo le cose materiali. Per volere dell’associazione culturale Marchebestway il fotoreportage è poi confluito in una mostra itinerante e in un fotolibro che raccoglie l’intero lavoro svolto in tre mesi trascorsi accanto alle popolazioni colpite. I proventi delle vendite del libro saranno destinati alla ricostruzione dei comuni di Pieve Torina, Visso e Ussita.
Il governatore Ceriscioli e l’assessore Sciapichetti
Il fotolibro, composto da tavole fotografiche sciolte tenute insieme da un grosso elastico, è stato progettato dal designer Massimo Macellari come un volume che si distrugge ogni volta che lo si sfoglia ma può essere ricomposto, così come dopo un terremoto devastante si può pensare a ricostruire. Ciascuna delle 90 fotografie presenti è corredata da una didascalia che riporta la testimonianza diretta della persona ritratta. A curare la prefazione è stato il giornalista Gianluigi Armaroli, storico inviato del TG 5. “MAI + Il sisma nel centro Italia tra volti e macerie” vuole essere un’operazione culturale e solidaristica tesa a tenere accesi i riflettori sulla delicatissima fase post emergenza e a donare preziose risorse ai comuni messi in ginocchio dal terremoto. Un progetto che ha trovato concretizzazione grazie al sostegno della IPR, azienda civitanovese leader nel settore della progettazione, sviluppo e produzione di suole.
Due degli scatti in mostra
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