Il presidente della Regione Luca Ceriscioli
Piano post sisma nei tempi stabiliti altrimenti niente bonus per i dirigenti regionali, o quasi. La giunta ha stabilito che il 70 percento dell’indennità di risultato dei dirigenti dipenderà dagli obiettivi legati alla ricostruzione. Gli obiettivi “Sisma 2016” inseriti nel Piano delle performance 2017-2019 approvato oggi riguardano in particolare 4 aree di controllo: stalle e abitazioni per gli allevatori, attività produttive, moduli abitativi provvisori (Sae) e rimozione macerie. A quasi un anno dal terremoto del 24 agosto in provincia sono state rimosse solo il 10 percento delle macerie. I ritardi più gravi del post sisma hanno riguardato proprio i cardini del piano delle performance: le stalle per gli allevatori terremotati (che ne hanno dovuto fare a meno durante l’inverno) e le casette per riavvicinare gli sfollati ai Comuni di provenienza. A spiegare il senso dell’operazione è il governatore Luca Ceriscioli in una nota: “Il grave sisma che ha colpito le Marche ha radicalmente modificato l’orizzonte di governo. Su questi eventi senza precedenti (tre terremoti tra agosto e gennaio, l’ultimo in concomitanza con l’emergenza neve, con oltre 32mila sfollati e 5.166 chilometri quadri di territorio interessato), abbiamo dovuto ricalibrare le scelte. Stabilendo una serie di obiettivi strategici trasversali, il Piano punta alla massima condivisione e alla massima responsabilizzazione dei dirigenti rispetto agli obiettivi fondamentali del governo regionale, con particolare riferimento alle azioni legate alla fase post emergenziale e alla ricostruzione post sisma, che in questo momento necessitano della massima attenzione e della massima operatività”. Il restante 20 percento dei risultati previsti all’interno del Piano riguarda l’efficientamento della macchina amministrativa e il 10 percento si basa su obiettivi specifici dei singoli settori.
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Te ne accorgi presto
Ma te pare?!? Troveranno il modo per darglielo lo stesso il bonus…
Ma vattene via,ancora parla di obiettivi questo.
La colpa è sempre degli altri.
È andato a parlare di ricostruzione a Capodarco, un paio di giorni fa. Tra un progetto per la sanità e l’altro, il prete lo avrà costretto a fare un esame di coscienza?