Da sinistra Leo Marucci, Gianluca Pasqui, Roberto Lucarelli, Roberto Mancinelli
di Monia Orazi
Tre ore di consiglio comunale straordinario sulla scuola, alla presenza del presidente Luca Ceriscioli, dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti, del responsabile piano scuole del commissario Errani, Benedetto Renzetti, dell’ingegner Cesare Spuri, non sono bastate al sindaco Pasqui, già intervenuto su alcuni punti la scorsa settimana, a fare chiarezza sulla gestione del progetto della scuola Betti, di Santa Maria in via ed altre criticità evidenziate dal Pd cittadino e dal gruppo di opposizione consiliare Comunità e territorio. Il sindaco questa mattina ha convocato una conferenza stampa, in cui ha pubblicamente chiesto ai consiglieri Fabio Trojani, Marco Fanelli ed Andrea Caprodossi di dimettersi, “perchè hanno manifestato tutta la loro incompetenza, devono fare un bagno di umiltà ed andarsene prima possibile, lasciando spazio a persone competenti e che hanno voglia di lavorare per il bene della comunità. Se ieri al consiglio, il presidente Ceriscioli e gli altri, avessero evidenziato dei miei errori per incompetenza, non ho problemi a dire che mi sarei dimesso. In Comune li ho visti solo tre volte, io non vado a chiamare a casa nessuno, se vogliono vengano qui, il compito dell’opposizione è dare consigli, dopo aver studiato le pratiche, vengano qui e lo facciano”. Per il sindaco l’opposizione fa polemica “con volantini che ricordano la politica di altri tempi, tacciano la mia amministrazione di non collaborare, vengano in Comune li aspetto a braccia aperte, in consiglio alla domanda del vicesindaco Lucarelli su come dobbiamo fare, non hanno risposto. E’ preoccupante leggere certe cose, non vorrei che Camerino diventasse la città delle bugie”.
Il presidente Ceriscioli in consiglio comunale a Camerino
IL DIBATTITO – I consiglieri di Comunità e territorio hanno contestato la scelta obbligata del sito dove fare la scuola a Madonna delle Carceri: “Il sindaco invece ha detto e più volte confermato che ha avuto solo poche ore per fare la scelta della localizzazione della nuova scuola ed ha citato nella sua lettera ai genitori solo una richiesta della Regione Marche del 27 dicembre, mentre da quanto emerge dalla documentazione si capisce che il Comune dovrebbe essere stato investito molto prima della questione – spiegano i consiglieri Fanelli, Trojani e Caprodossi -, il 23 gennaio 2017, con una nota a firma del sindaco Gianluca Pasqui, in cui si comunica che l’area individuata è quella dell’ex campo di calcio sito in località Vallicelle – Borgo San Giorgio già occupata dall’ex Ipia. Arriviamo quindi al 6 aprile 2017, quando il dirigente dell’istituto comprensivo Betti scrive al Comune, come risulta dagli atti che ci sono stati inviati, facendo presente che sarebbe auspicabile una riunione ed un confronto con i progettisti, affinché nella nuova scuola siano garantiti spazi ricreativi per favorire la socializzazione dei ragazzi. In data 19 aprile la Regione scrive al Comune comunicando che, in fase di analisi preliminare del progetto, è emersa la necessità di apportare alcune modifiche per garantire l’accesso al polo scolastico retrostante”. I consiglieri hanno poi ricostruito l’iter, con la firma dell’accordo di programma il 5 maggio, che parla di scuola a due piani e nuova strada di accesso al polo scolastico delle superiori. “Prima si individua un sito, poi viene cambiato (dopo qualche mese, senza nessuna documentazione formale agli atti). Inoltre, non si valutano le problematiche in ordine alla viabilità, operando in totale autonomia, e, quando tutto questo obbliga alla redazione di un altro progetto, il sindaco ritiene opportuno fare finta che non ne sappia niente, senza volersi assumere la benché minima responsabilità e dichiarando contestualmente che non sa quali siano i tempi di realizzazione, non avendo un crono programma – rileva la minoranza – la ciliegina sulla torta però è la successiva lettera trasmessa dal sindaco al preside dell’istituto comprensivo, al corpo docenti ed ai rappresentanti di classe delle scuole: una lettera istituzionale inaccettabile nei toni e nei contenuti, nella quale dichiara provocatoriamente ‘la disponibilità a valutare la possibilità di abbandonare l’attuale canale di finanziamento al fine di rientrare nella prossima programmazione (tale modifica, seppure nell’incertezza delle tempistiche e regolamentazioni, potrebbe permettere la scelta di un altro sito) Cosi da evitare al massimo quanti più disagi possibili ai nostri figli’. Delle 25 scuole da ricostruire previste dall’ordinanza numero 14, la nostra è l’unica per la quale si è avuto un iter pasticciato”.
La giunta insieme a Ceriscioli ed al segretario comunale Montaruli al consiglio di ieri
LA RISPOSTA DI PASQUI – “Quanto detto dai consiglieri non risponde al vero, non ho mai nascosto loro nulla, se si sono accorti all’improvviso che si realizza una scuola, questo la dice lunga sul loro operato. Con l’ordinanza 14 siamo sicuri di fare la scuola, sono stati richiesti passaggi in velocità, la lettera di Spuri del 27 dicembre parlava di aree che devono essere pubbliche per le scuole, ringrazio Sara Giannini che ha chiamato il vicesindaco facendo presente di voler inserire Camerino nella prima ordinanza – ricorda Pasqui – avevamo proposto la zona dell’Ipsia, ma i docenti mi hanno detto ‘sindaco sei peggio del terremoto’ e mi sono reso conto dell’errore fatto. Non restava che Madonna delle Carceri, ecco in che consiste l’obbligo, altrimenti saremmo usciti dall’ordinanza 14, che parla di edifici prioritariamente in aree pubbliche”. Ha aggiunto il sindaco: “La scuola la fa la struttura commissariale di Errani non il Comune, non si dicono bugie, i rilievi non li ha sollevati il Comune ma la Provincia, riguardo ai problemi di accesso, in qualunque parte del mondo per una nuova scuola si brinda, quando arriva il nuovo progetto lo darò al preside, io non capisco nulla di didattica. Capisco le paure giustissime dei genitori, sono padre anche io, possono venire fuori i doppi turni, ma mi sento di tranquillizzare molto, stiamo lavorando per evitarli. Mi dicono che vado piano, invece i tempi sono un tritacarne, contribuiremo a fare la scuola, dunque non vedo il motivo di sottolineare cose non vere. Sono sempre qui, non mi sottraggo al confronto su temi importanti”.
L’INTERVENTO DI CERISCIOLI – “L’ordinanza 14, fortemente voluta da Errani, poichè la scuola è l’elemento di creazione della comunità, perchè i bambini sono il tessuto di appartenenza, l’obiettivo è quello di realizzarle a settembre, con una grande spinta – ha detto Ceriscioli – per la vicinanza ad un aspetto molto sentito dalla comunità, l’area urbanistica va bene, è pubblica per cui non ci sono problemi di esproprio. Non abbiamo usato il codice degli appalti, altrimenti saremmo ancora in fase di progettazione, un altro aspetto è la sostenibilità economica, il fatto che fare una scuola nuova, costa meno che rimetterla a posto, non era scontato. I tempi sono dettati dall’obiettivo, il 31 gennaio eravamo a Roma ad esaminare i progetti, a Camerino il problema è l’accesso al polo provinciale, abbiamo fatto una riunione di cinque ore, molte più ore che per fare la scuola. Grazie a questo abbiamo trovato soluzioni importanti”. Ha proseguito il governatore: “La critica va trasformata in partecipazione, la quale richiede come moneta di scambio il farsi carico dei problemi e l’assunzione di responsabilità, Camerino ha davanti sfide enormi, con l’università che ha reagito bene al sisma, la sua storia secolare importante per tutta la Regione, il far tornare la gente per ripartire, l’essere un punto di riferimento per un vasto territorio. Camerino ha un valore simbolico, vincere a Camerino la sfida della ripartenza e della ricostruzione, qui ha un valore maggiore. Si devono trovare luoghi per condividere, perchè c’è tanto da fare, tante critiche da prendere. Il dire qualunque cosa sui social crea una tensione enorme, dando l’idea che tutto possa viaggiare alla stessa velocità, non possiamo avere tutto pronto domattina, ma possiamo costruire un percorso, un programma, mettendo insieme tutte le nostre migliori energie per la ricostruzione e per dare risposte ai cittadini, c’è articolazione per supportare un lavoro complesso e pesante, con tempi diversi”. Ha concluso Ceriscioli: “Il dove era e come era, riguarda anche le Sae, abbiamo voluto ricollocare le persone vicino ai luoghi di origine, se li avessimo messi tutti su una piana avremmo fatto prima, ma è stato molto difficile individuare le aree e a volte il lavoro fatto si è azzerato, dove sono stati riscontrati problemi. Riguardo alla rimozione delle macerie abbiamo chiesto un piano ai Comuni, ora faremo un altro passo avanti, faremo un tavolo con i soggetti attuatori (Cosmari, ndr) e Comuni per trasformare questa programmazione in un cronoprogramma, partecipazione va di pari passo con responsabilizzazione, non si può fare lo scaricabarile che è uno sport nazionale”. Saranno istituite commissioni consultive formate dalle diverse parti sociali, istituzioni locali ed associazione, che supporteranno lo studio Cucinella nel progetto strategico di ricostruzione. La minoranza ha votato a favore delle proprie proposte, la maggioranza delle proprie.
LA CONFERENZA DI QUESTA MATTINA – Pasqui ha convocato la stampa al Coc, nella sede Contram, accanto a lui il vicesindaco Roberto Lucarelli, l’assessore al Bilancio Roberto Mancinelli, il consigliere di maggioranza Leo Marucci. Pasqui ha ripetuto alcuni concetti già espressi nel recente intervento in cui ha fatto il punto sul terremoto. Ha ribadito l’obbligatorietà della scelta per la Betti, puntualizzando il fatto che se il giudice di pace torna a Camerino, è solo grazie ad un investimento del Comune, che interverrà sul terreno per consolidarlo (dietro Ipia) e per comprare i container necessari. Su Santa Maria in via ha citato documenti che mostrano, a suo parere, la totale correttezza dell’operato del Comune, annunciando un incontro a Roma per parlare del carcere. Pasqui ha criticato l’astensione di Comunità e territorio sulla donazione del Campus e della struttura del Rotary per incubatori di impresa. Ha detto che il centro commerciale è finanziato da Protezione civile e non dalla Regione e che finora per la tensostruttura sono stati spesi 332 mila euro. Ha aggiunto che altri sette comuni hanno chiesto di attingere alle graduatorie di Camerino per fare le assunzioni post sisma e che i ritardi riguardo al contributo di autonoma sistemazione, sono imputabili al fatto che è stato richiesto di inserire i dati per ben tre volte.
Consiglio comunale, il dottor Renzetti e Cesare Spuri
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