Le macerie della casa di Ussita
Sospetta presenza di amianto nelle macerie di un’ex casa colonica demolita in modo controllato dai vigili del fuoco a Tempori, frazione di Ussita, nella zona dove saranno posizionate le prime casette in legno. Il vecchio edificio è stato demolito la scorsa settimana, ma si sospetta che possa contenere delle parti in amianto. Sul posto nei giorni scorsi sono intervenuti i tecnici dell’Arpam, per prelevare dei campioni necessari a confermare la presenza del materiale, gravemente nocivo per la salute se le fibre riescono a liberarsi, quando viene frantumato. Se la presenza di amianto sarà confermata, si dovranno smaltire le macerie in modo speciale secondo quanto previsto dalla legge, effettuando una bonifica completa della zona, causando come conseguenza l’aumento dei costi per lo smaltimento e l’allungamento dei tempi. L’Arpam è stato chiamato dal Cosmari. Pur essendo nocivo, l’eternit o amianto è stato utilizzato nel settore delle costruzioni fino alla fine degli anni Ottanta. Si possono trovare in questo materiale coperture dei tetti, canne fumarie, serbatoi e discendenti. La mappatura della presenza di amianto è stata effettuata per la maggior parte dalle aziende, molto meno dai privati, per cui nelle case lesionate, specie le più vecchie, si può trovare questo materiale. Sarebbe necessario potenziare i controlli prima delle demolizioni, evitando rischi per chi effettua le operazioni di demolizione e successiva gestione delle macerie. “L’eventuale presenza di amianto nelle macerie è un problema molto grave – ha detto Cesare Spuri, direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione, durante un recente incontro -. Sulle macerie stiamo attrezzando delle aree, prima vengono smaltite quelle che ostacolano la viabilità, poi quelle che impediscono servizi essenziali, infine quelle sulle aree necessarie per posizionare le casette in legno. Sul problema dell’amianto non si prevede nessuna deroga nella parte normativa, considerata la sua pericolosità. E’ un problema che stiamo affrontando”.
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