di Gianluca Ginella
È stato un martedì fin troppo caliente, al Donoma di Civitanova, quello della notte tra il 3 e 4 gennaio, quando un uomo di 45 anni è stato pestato da tre persone. Per quei fatti la Squadra mobile di Macerata ha eseguito questa mattina due misure cautelari con obbligo di dimora e ad un arresto per i presunti responsabili del pestaggio.
Sono le 3,30 del mattino del 4 gennaio quando all’interno della discoteca Donoma un uomo di 45 anni, che lavora come buttafuori in locali della costa, viene aggredito da tre persone in mezzo alla gente. L’uomo, preso alle spalle, finisce a terra e lì continua il pestaggio. Nessuno interviene. Tale è la violenza dell’azione che il 45enne, pur di corporatura particolarmente robusta, dovrà sottoporsi a delicati interventi di chirurgia oculistica.
Sull’episodio le indagini partono il giorno seguente, perché sul momento non viene richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Gli uomini della Squadra mobile di Macerata, diretta dal vice commissario aggiunto Alessandro Albini, per individuare le persone che hanno preso parte al pestaggio, rintracciano e sentono diversi testimoni. Così gli agenti mettono insieme i tasselli per stabilire chi abbia preso parte all’aggressione e definendo per ognuna delle persone indagate precise responsabilità. La procura di Macerata fa anche svolgere una perizia medica che conferma la gravità delle lesioni riportate dal 45enne. In seguito alle indagini vengono chieste al gip due misure cautelari e un ordine di custodia ai domiciliari, eseguiti questa mattina dagli agenti della Mobile. Il giudice ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza con il divieto di allontanarsi da casa in orario notturno e serale per Alessio Campetella, 37 anni, originario di Tolentino e residente a Montegranaro, e Moreno Latini, 40, di Tolentino. Per il terzo indagato, Gianluca Talamonti, 45 anni, originario del Fermano e residente a Civitanova, il gip ha disposto gli arresti domiciliari. Resta da chiarire il perché di quel pestaggio. Oltre alla vittima, anche le tre persone sottoposte a misura cautelare lavorano come buttafuori in locali notturni della costa tra Macerata e Ascoli.
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