«Montelupone ha affrontato e gestito la situazione con i propri e pochi mezzi a disposizione, ha fatto tutto da sé». Lo sottolinea l’amministrazione comunale che dà i numeri relativi alle conseguenze del terribile sciame sismico che sta interessando la provincia di Macerata. «La tragedia è disumana nelle aree dei crateri, ma le onde sismiche dei terribili terremoti di superficie sconvolgono anche paesi e città del fuori-cratere. Da noi i danni sono ragguardevoli». Al 2 novembre 26 sgomberi, 51 cittadini evacuati dalle proprie abitazioni, (37 ospitati all’hotel Moretti), inagibili oltre alle 26 abitazioni, l’ingresso storico e annessi del cimitero, l’area circostante la ciminiera dell’ex fornace di via D’Acquisto, via Perchiodo, piazzale Paci, parti di via Bevilacqua, piazzale Cairoli, parte di via Roma, via Borgianelli, vicolo Degli Orti; transenne, per pericolo caduta coppi e cornicioni, nelle vie Castelfidardo, Pellini, XX Settembre, Porta Ulpiana. Inagibile anche la scuola materna privata delle suore e le tre chiese del centro storico. Il palazzo comunale, il teatro, i musei, il palazzetto dei priori, il palazzo Tomassini ed altri manufatti sono sotto osservazione.
Si cerca comunque di tornare per quanto possibile alla normalità: «Sono state riaperte al traffico le quattro porte murarie, effettuati gli sgomberi, collocati i cittadini sgomberati, organizzato il centro di accoglienza notturna, Montelupone ha ripreso vita. L’Utc, la segreteria e gli amministratori del Comune si sono trasferiti con i vigili urbani nel plesso della scuola primaria, dove si è insediato anche il Coc centro operativo comunale e la Protezione civile».
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