A Recanati lesionato il Palazzo comunale,
Fiordomo: “Siamo già ripartiti”

SISMA - Il sindaco fa il punto sulla situazione con il pensiero all'entroterra e rilancia la candidatura a capitale della cultura: "Abbracceremo tutto il territorio"

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Il palazzo comunale di Recanati

Il palazzo comunale di Recanati

 

di Alessandra Pierini

Dopo il Colle dell’Infinito, simbolo dei luoghi leopardiani, ferito dal terremoto, oggi la città deve aggiungere all’elenco dei tesori lesionati il Palazzo comunale.
L’edificio era già stato puntellato dopo il sisma del 24 agosto ma questa volta ha reso necessario il trasferimento degli uffici. «Avevamo fatto interventi per 250mila euro – spiega il sindaco Francesco Fiordomo – che ci hanno consentito probabilmente di preservare la struttura nell’ala in cui si trovano l’Aula magna e la sala consiliare.  Queste ulteriori scosse hanno allargato le ferite».

Il Colle dell'Infinito

Il Colle dell’Infinito

 

E’ stato quindi deciso lo spostamento degli uffici in un’altra struttura: «Probabilmente sarà l’immobile dell’ex sede dell’Agenzia delle entrate. Comunque resta agibile il loggiato del Palazzo comunale e l’area in cui si trova la Polizia locale. Ci stiamo organizzando in queste ore ma probabilmente lasceremo anche un presidio Urp».

Nella città leopardiana sono 4 le famiglie evacuate, un centinaio di persone hanno passato la notte al “Palacingolani” e una 40ina gli anziani dell’entroterra accolti nell’ospedale cittadino. Un centinaio le segnalazioni per abitazioni private lesionate, con altrettanti sopralluoghi. «Ne stanno arrivando altre – spiega il sindaco – ma chiediamo ai cittadini di essere parsimoniosi e di valutare la reale necessità di intervento».

 

In questa delicata situazione il sindaco Fiordomo abbraccia idealmente tutte le Marche e in particolare l’entroterra: «Noi abbiamo i nostri dolori paure e preoccupazione ma nel pensiero e nel cuore i colleghi sindaci e i residenti dei comuni violentati dal terremoto, ma ce la faremo. Leopardi quando compone l’Infinito vede il fascino del mare da una parte dall’altra i Sibillini. La nostra provincia è questo. Con la tenacia e testardaggine, con la capacità di stringere i denti ci tireremo su».

La notte a PalaCingolani

La notte a PalaCingolani

 

Così il primo cittadino trasforma il senso della candidatura di Recanati a capitale della cultura 2018 in una proposta corale dell’intera regione. «Diventa una candidatura del territorio. Avevamo già allargato a Macerata e all’opera, a Loreto ma ancor più abbracciamo Visso con cui avevamo un accordo precedente al terremoto che sarebbe stato sottoscritto a giorni . Penso anche all’accordo con Unicam per la nuova scuola Beniamino Gigli. Noi non stiamo per ripartire, siamo già ripartiti».

 

 

 

 



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