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Giovane edicolante s’impicca:
in difficoltà per il sisma

CAMERINO - Il corpo senza vita di un 31enne, A. P., è stato scoperto dalla fidanzata questa mattina. Il terremoto del 24 agosto e il trasferimento delle scuole avevano aumentato i problemi della sua attività. Questo e una depressione lo avrebbero spinto al tragico gesto. In un biglietto ha scritto: "Scusatemi, vedo tutto nero"

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Foto d'archivio

Foto d’archivio

di Sara Santacchi

Il sogno di una edicola tutta sua a Camerino si è probabilmente infranto la mattina del 24 agosto, con il sisma e le scuole danneggiate nella zona di via Pieragostino che erano state trasferite riducendo gli affari. Questo, legato ad una depressione, avrebbe spinto questa mattina il titolare dell’edicola, A. P., 31 anni, a farla finita. Ha scritto un biglietto d’addio: «vedo tutto nero», poi si è impiccato con la federa di un cuscino. Il corpo del giovane è stato trovato dalla fidanzata che dopo averlo chiamato più volte è andata a casa sua a cercarlo.

Non riusciva più ad andare avanti a causa delle difficoltà economiche nel suo lavoro che avevano reso la sua vita troppo difficile. Così, in un biglietto, ha spiegato i motivi del tragico gesto, A. P., 31enne di Osimo che si è tolto la vita, impiccandosi nella sua abitazione a Camerino. Il giovane, nella città ducale da qualche mese, aveva rilevato un’edicola in via Pieragostino, davanti alle scuole. A fare la tragica scoperta è stata la fidanzata del 31enne, questa mattina intorno alle 7,30. Dopo averlo più volte chiamato al telefono senza ricevere risposta, lo ha raggiunto nella sua abitazione di viale Aldo Moro. E’ lì che ha trovato l’uomo senza vita, dando subito l’allarme. Il 31enne ha usato la federa di un cuscino per impiccarsi sul cornicione della porta della cucina. In un biglietto ha spiegato di “vedere tutto nero” chiedendo scusa del gesto che stava per fare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Camerino, i vigili del fuoco e il 118. Da una prima ricostruzione degli inquirenti, sembra che il giovane soffrisse di depressione a causa delle difficoltà economiche nel suo lavoro, peggiorate da quando le scuole davanti alla sua attività sono state trasferite in periferia a causa dell’inagibilità degli edifici per il terremoto dello scorso 24 agosto. Questo aveva, infatti, portato un calo delle vendite nella sua edicola, generando nel 31enne un forte stato di malessere e preoccupazione, fino al gesto di questa mattina. Il 10 ottobre aveva scritto su Facebook esprimendo la sua rabbia per l’esclusione di Camerino dalla zona del cratere in base al decreto sul terremoto: «Ho la ragazza che dal 24 agosto non lavora, per il negozio distrutto e un mutuo dietro».

(Servizio aggiornato alle 11)



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