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Dodicimila anime senza chiesa
Il parroco: “Dopo il Kosovo ora il terremoto”

CORRIDONIA - Don Fabio Moretti è da un anno alla guida della più grande parrocchia della diocesi di Fermo, dopo l'esperienza nell'ex Jugoslavia. San Pietro, Paolo e Donato non è agibile insieme ad altri tre edifici di culto che erano attivi fino al 24 agosto. Il sindaco lancia l'allarme viabilità nel centro per la chiusura di Porta Romana

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Don Fabio Moretti

Don Fabio Moretti

 

di Gabriele Censi

La parrocchia più popolosa della diocesi di Fermo non ha più la sua chiesa, oltre 12mila abitanti di Corridonia perdono un simbolo della loro identità. Il terremoto ha reso inagibile la chiesa di San Pietro, Paolo e Donato situata nel centro storico della città. Un edificio di fine settecento disegnato dal Valadier e affrescato dal Galimberti che gli anziani ricordano non è stato mai chiuso. “Un luogo presidiato con una presenza costante, un luogo di preghiera che è un punto di riferimento identitario per la comunità” spiega il giovane parroco affranto.

chiesa corridonia 2Don Fabio Moretti, fermano di origine, dopo aver frequentato il seminario Redemptoris Mater ha passato due anni in Kosovo. Il prossimo 20 settembre doveva festeggiare il primo compleanno da parroco, oltre che di Corridonia anche di Colbuccaro, la frazione che vive le stesse difficoltà con la chiesa di San Lorenzo anch’essa inagibile e danni forse più pesanti (qui sono altri duemila circa i parrocchiani). Festa rovinata dal sisma che ha causato danni ancora da quantificare, dopo il primo sopralluogo la curia ha inoltrato le schede tecniche alla Regione. Si attende l’unità di crisi, ma non è il solo caso e i tempi sono presumibilmente lunghi. Intanto le funzioni, 4 al sabato e 11 alla domenica, vengono celebrate nella piccola chiesa di Sant’Agostino della Confraternita, restaurata nel 2007.

chiesa corridonia 3Nel bilancio dei danni agli edifici religiosi il parroco ricorda anche la chiusura  fuori dal centro della chiesa rurale di San Giuseppe e di Santa Maria  in Pacigliano. “Dalla canonica – continua don Fabio –  dopo la prima scossa del 24 agosto sono rientrato in chiesa per vedere la situazione ma mentre ero lì sotto ne ho avvertita un’altra di quelle  successive, lo spavento è stato forte. Questo è un edificio anomalo (don Fabio parla anche con qualche cognizione di architettura frutto dai suoi studi precedenti, ndr)  con tre navate e una cupola centrale sorretta da contrafforti che ha caratteristiche particolari, i danni per quanto visibili sono difficili da quantificare”. “Un trauma” lo definisce il parroco, in una comunità molto religiosa in cui il culto cattolico coabita con la grande espansione della comunità pakistana di religione islamica.

chiesa corridoniaL’apertura della Porta santa con l’arcivescovo Luigi Conti, dello scorso 28 giugno era stato un evento storico per la città ora quella porta è chiusa, due cartelli indicano l’inagibilità  di San Pietro, Paolo e Donato.

Il sindaco Nelia Calvigioni aggiunge alla preoccupazione per gli edifici religiosi (“non avremo il Natale con la messa a mezzanotte”) quella per le attività culturali: “Abbiamo fatto le verifiche per le scuole ora però con la ripresa dell’attività scolastica in autunno vengono a mancare pinacoteca, biblioteca e scuola di musica. Seppure con danni non gravi sono urgenti verifiche per poter fare i lavori di ripristino”. Altro allarme del sindaco per la viabilità: “La chiusura di Porta Romana può provocare caos in centro con i sensi unici e i pulmini delle scuole”.

 

Porta Romana transennata

Porta Romana transennata

La chiesa di San Pietro

La chiesa di San Pietro, Paolo e Donato

volta san pietro

La volta della chiesa di San Pietro

Lesioni all'interno della chiesa di San Lorenzo a Colbuccaro

Lesioni all’interno della chiesa di San Lorenzo a Colbuccaro



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