Il Palio di San Giovanni non si correrà
Le ciurme: “Non ci fidiamo più”

PORTO RECANATI - L'evento, che si svolgeva ormai dal 1995, non vedrà l'edizione dell'estate 2014. I partecipanti avevano proposto alcune modifiche, non prese in considerazione dall'Ente Palio. Giovedì si svolgerà l'assemblea dei soci

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Un momento del Palio di San Giovanni delle passate edizioni

Un momento del Palio di San Giovanni delle passate edizioni

di Alessandro Trevisani

Non si correrà la ventesima edizione del Palio Storico di San Giovanni, evento che dal 1995 caratterizza l’estate portorecanatese: la competizione era in forse da diverse settimane, dopo che le ciurme che partecipano alla corsa delle coffe avevano chiesto alcune modifiche alla competizione, senza trovare ascolto. E ancora invano, ieri sera intorno alla mezzanotte, si è svolto, in Municipio, l’incontro tra le squadre, l’Ente Palio e tutta la giunta comunale Sabrina Montali, Lorenzo Riccetti, Loredana Zoppi, Italo Canaletti, Andrea Dezi e Attilio Fiaschetti. Il comitato dei rappresentanti delle squadre, in un comunicato, vuole così “spiegare all’opinione pubblica le reali e sofferte motivazioni che non permetteranno lo svolgimento del Palio Storico di San Giovanni Battista per l’anno 2014, per cui le squadre sono fortemente rammaricate”. Fondamentalmente è venuto meno il rapporto di fiducia tra l’ente e le ciurme, stufe di sentirsi rispondere “Vedremo, intanto correte” davanti alle ripetute istanze di modifica della manifestazione, che dall’anno scorso, per questioni economiche, si svolge su un tracciato più breve di circa 400 metri rispetto al percorso storico.

Leggiamo nel comunicato: “Le aspettative delle squadre, più volte disattese dall’Ente organizzatore, ed il recente comportamento difficilmente decifrabile di quest’ultimo hanno minato il rapporto di affidamento che gli sciabbegotti nutrivano nei confronti dell’Ente e hanno reso indispensabile – per il futuro – una diretta rappresentanza dei quartieri e/o delle ciurme all’interno del comitato direttivo addetto all’organizzazione e la previsione di una posizione di garanzia svolta dal Sindaco nell’Ente”. In sostanza già lo scorso anno, nel mese di febbraio, le squadre, di comune accordo, avevano chiesto delle modifiche alla manifestazione, senza avere risposta. Proposte che sono state rinnovate lo scorso ottobre, di nuovo senza alcun successo. Tornando al comunicato leggiamo: “Le ciurme (ad eccezione di quella del quartiere Europa) hanno ritenuto che l’Ente Palio abbia avuto dal mese di ottobre un’ampia tempistica per considerare le proposte delle squadre e per valutare possibili modifiche/integrazioni regolamentari e statutarie; hanno considerato aleatoria la proposta formulata dall’Ente Palio (scaduto dal 31.03.2014 ed auto-prorogatosi sine die) di impegnarsi per recepire dall’edizione 2015 alcune delle istanze delle squadre, anche in considerazione dell’intempestiva recentissima convocazione dell’Assemblea dei soci per la data del 31 luglio per provvedere – tra l’altro – al rinnovo delle cariche sociali, ritenuta quantomeno inopportuna a 3 settimane dalla manifestazione”. In sostanza le squadre lamentano il fatto che, essendo i corridori il cuore e la sostanza della manifestazione, non solo la loro voce è rimasta inascoltata, ma non è nemmeno possibile, da un punto di vista statutario, garantire il loro coinvolgimento.
Ma quali erano le richieste delle squadre? Eccole da comunicato: “1) chiedere che il controllo sui requisiti di partecipazione degli atleti avvenga nei giorni precedenti la gara e non prima della premiazione (come è accaduto con la mancanza del numero minimo di residenti per Europa l’anno scorso); 2) chiedere che il Regolamento di corsa sia fruibile sul sito dell’Ente Palio prima della stessa (cosa che non è accaduta la scorsa edizione); 3) chiedere che i risultati di gara (tempo, Kg. e penalità) siano tempestivamente pubblicati su tabellone elettronico e conoscibili da tutti i partecipanti ed al pubblico (lgs. ad esempio quanto accaduto l’anno scorso alla ciurma Scossicci-DelSole, che ha appreso di aver ricevuto una penalità – che le telecamere hanno poi mostrato essere inesistente – solo dopo alcuni giorni dal Palio, quando su www.portorecanatesi.it sono stati pubblicati i risultati della gara); 4) pretendere arbitri ‘preparati’ sulle norme di condotta della corsa ed in ‘congruo numero’ per garantire il rispetto delle regole; 5) ribadire la richiesta presentata nel 2012 di anticipare la data della manifestazione ad un periodo “più caldo” dal punto di vista turistico, permettendo la degna cornice di pubblico al principale evento estivo del paese”.
Giovedì si svolgerà quindi l’assemblea dei soci dell’Ente Palio, tra i quali alcuni componenti delle squadre, che potrebbe portare a una rivoluzione interna degli organici, e si preannuncia ovviamente calda e ricca di spunti.



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