di Laura Boccanera
Più che l’acqua è stato il traffico a mandare in tilt Civitanova. Dalle 16.30 circa, quando è stata chiusa la SS77 a causa della presenza massiccia di acqua sulla carreggiata e con i disagi moltiplicati nella vicina Porto Sant’Elpidio, la città è collassata dalla presenza di auto e mezzi pesanti che hanno cercato sfogo lungo la SP 485, l’unica transitabile per chi era diretto a Macerata e nell’entroterra. Molte comunque le chiamate ai vigili del fuoco, con la polizia e la municipale per la strada a dirigere il traffico, reso davvero insostenibile: bloccate via del Casone e via Dante Alighieri a partire dalla Statale 16 con tempi di percorrenza biblici. Caos e code anche nel tratto del centro commerciale Aurora, dall’uscita della SS77 fino alla rotatoria Paciotti. Lievi invece i disagi per famiglie ed aziende: un paio di chiamate ai Vigili del Fuoco per allagamenti di garage a Montecosaro in zona Raggiola e in campagna a Santa Maria Apparente, dove fin dalla mattinata è stata chiusa via Piane Chienti.
La situazione più allarmante rimane quella nei pressi del fiume: il Chienti ha tracimato nella zona laghetti, un’area di sfogo che non ha arrecato danni. Sotto controllo al momento i fossi maggiori. E’ andata molto peggio a sud del fiume dove tutto l’Elpidiense è stato colpito da una vera e propria bomba d’acqua: l’Ete ha rotto gli argini a Bivio Cascinare, ma problemi si sono verificati anche verso il Tenna nella frazione di Luce Cretarola, tanto che alcune famiglie sono state sfollate. Il ricordo dell’alluvione del 2011, dove morirono Valentina Alleri di 20 anni, e il patrigno Giuseppe Santacroce di 51 è ancora vivo nella memoria e l’Ete fa paura. Tanto che il sindaco di Sant’Elpidio a Mare Alessio Terrenzi ha invitato i cittadini a trasferirsi nei piani alti delle proprie abitazione. In accordo con il Prefetto di Fermo Emilia Zarrilli è stata disposta la chiusura della strada Faleriense dalla zona Santa Caterina fino alla rotonda Loriblu.
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