di Enrico Scoppa
Sono ormai diversi anni che Flavio Falzetti, insieme al dottor Nando Scalpelli, si batte per il riconoscimento di quello che hanno definito il “passaporto ematico”. L’obiettivo è quello di fornire un’assistenza sanitaria vera agli atleti dilettanti di qualsiasi disciplina. Per questo hanno presentato un progetto in diverse sedi istituzionali tra le quali la Regione Marche che ha recepito, con una legge, le istanze della fondazione Falzetti. La prevenzione, di fatto, non viene più garantita da nessun protocollo. Oggi l’unica agenzia in grado di assolvere almeno in parte questa incombenza è lo sport attraverso i suoi tesserati. Flavio Falzetti direttore sportivo del Corridonia, formazione militante nel campionato di Eccellenza Marche ha cercato di coinvolgere la società Corridonia in questo progetto quanto mai importante ed ambizioso al tempo stesso. Tutti gli alteti tesserati con il Corridonia sono stati sottoposti, come prima forma di prevenzione, ad esami del sangue specifici esaminati dal dottor Nando Scalpelli, ematologo, primario dell’Ospedale di Spoleto. Grazie alla preziosa supervisione del dottor Moreno Mariotti, i calciatori hanno avuto uno screening alimentare e proprio oggi primo agosto il dottor Luca Belli, nutrizionalista, specializzato in scienza dell’alimentazione effettuerà l’esame della Bia per la valutazione dello stato nutrizionale degli atleti attraverso un esame di assoluto livello. Tutto questo ad integrazione della visita medico sportiva obbligatoria per poter svolgere l’attività agonistica con un duplice obbiettivo da parte della società guidata dal presidente Sandro Procaccini: dare un segnale concreto alle tante parole spese in tema di prevenzione con l’obiettivo che una visità medica approfondita veramente utile per il lavoro che dovranno svolgere nel corso della stagione il preparatore atletico Ivo Pagliari ed il tecnico Giovanni Ciarlantini.
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